Rapporto del Consiglio federale concernente l'attuazione dell'ulteriore sviluppo dell'esercito

Berna, 07.06.2019 - In generale l'attuazione dell'ulteriore sviluppo dell'esercito prosegue come pianificato. È quanto constata il Consiglio federale in un rapporto concernente l'attuazione dell'USEs che ha licenziato all'attenzione delle Camere federali, conformemente alla nuova legge militare, nella sua seduta del 7 giugno 2019.

La legge militare esige che il Consiglio federale controlli periodicamente se gli obiettivi assegnati all'esercito sono raggiunti (art. 149b). Nel suo rapporto il Consiglio federale constata che in generale l'attuazione dell'USEs prosegue come pianificato. L'attuazione è stata avviata il 1° gennaio 2018 e durerà cinque anni. Il miglioramento dell'istruzione dei quadri, il radicamento regionale e una parte delle formazioni in prontezza elevata hanno già raggiunto il livello auspicato.

Alcune formazioni sono confrontate con lacune a livello d'equipaggiamento che saranno ridotte entro la fine dell'attuazione. Nonostante le lacune l'esercito sarà in grado di svolgere gli impieghi probabili fornendo tutte le prestazioni del caso.

Presso la maggior parte delle formazioni sussistono altresì carenze di personale che hanno ripercussioni sull'istruzione, sulla prontezza, sulla capacità di resistenza e, in caso d'impiego, sulla capacità prestazionale dell'esercito. Il Consiglio federale giunge alla conclusione che l'esercito per quanto possibile, ha adottato le relative misure. In merito ai militari di milizia il rapporto menziona, tra l'altro, i miglioramenti apportati ai processi di reclutamento. Ad esempio, grazie a un'idoneità differenziata e a un adeguamento dei profili dei requisiti, negli ultimi anni si è potuto aumentare del 6,8 per cento il numero di persone idonee al servizio militare. Inoltre, sono state adottate misure grazie alle quali si è potuto ridurre il numero di militari licenziati per motivi medici durante la scuola reclute. Quale ulteriore passo il rapporto del Consiglio federale menziona la revisione della legge sul servizio civile per ridurre le partenze dall'esercito verso tale servizio. Il DDPS ha altresì adottato misure per migliorare il reclutamento dei militari di professione e del personale civile. L'efficacia di tali strumenti potrà essere verificata soltanto tra qualche anno.


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