Il Consiglio federale approva l’attuazione della strategia di reinsediamento

Berna, 29.05.2019 - Il 30 novembre 2018 il Consiglio federale aveva preso la decisione di principio di continuare a partecipare al programma di reinsediamento dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR). Durante la seduta del 29 maggio 2019 ha adottato le modalità di attuazione della strategia di ammissione di gruppi di rifugiati riconosciuti e ha tra l’altro deciso di accogliere, negli anni 2020 e 2021, un massimo annuo di 800 rifugiati bisognosi di particolare protezione che si trovano in una situazione precaria nei Paesi di prima accoglienza.

L’attuazione della strategia per gli anni 2020 e 2021, approvata in data odierna dal Consiglio federale, prevede l’accoglienza di massimo 800 rifugiati all’anno. Almeno l’80 per cento di queste persone provengono da regioni di crisi nel Vicino Oriente e lungo la rotta migratoria attraverso il Mediterraneo centrale. Il 20 per cento al massimo delle risorse del programma deve poter essere impiegato a breve termine per situazioni d’emergenza.

Il Consiglio federale aveva deciso già a novembre 2018 che la Svizzera avrebbe proseguito la sua partecipazione al programma di reinsediamento dell’ACNUR. La pertinente strategia, elaborata in collaborazione tra la Confederazione, i Cantoni, le città, i Comuni e altre organizzazioni, prevede che il Consiglio federale adotti ogni due anni un programma di reinsediamento per un minimo di 1500 a un massimo di 2000 rifugiati. Previamente occorre consultare i Cantoni e informare le Commissioni delle istituzioni politiche.

Da numerosi decenni il reinsediamento è una delle componenti fondamentali della politica svizzera in materia di rifugiati. Nuova è invece l’introduzione di un ritmo biennale per l’attuazione dei programmi, il che agevola in particolare la pianificazione per i Cantoni competenti per l’alloggiamento dei rifugiati.

Priorità sicurezza e integrazione

L’ammissione nel quadro del programma di reinsediamento presuppone l’adempimento di una serie di condizioni, tra cui il riconoscimento della qualità di rifugiato da parte dell’ACNUR e un bisogno di protezione superiore che non ha potuto essere soddisfatto nel Paese di primo asilo, nonché la disponibilità a integrarsi in Svizzera, in particolare il rispetto dei valori della Costituzione federale, l’acquisizione di conoscenze linguistiche e la partecipazione alla vita economica e sociale.

Un accento particolare è posto sulla sicurezza. L’ACNUR sottopone tutti i candidati per il programma di reinsediamento a un approfondito controllo di sicurezza. In seguito invia la documentazione alla SEM, che la inoltra al Servizio delle attività informative della Confederazione per una verifica supplementare. Le persone che potrebbero rappresentare un pericolo per la sicurezza della Svizzera non sono ammesse.

L’attuazione dei programmi di reinsediamento biennali compete alla SEM, che verifica in ogni singolo caso l’adempimento dei criteri d’ammissione e l’eventuale presenza di motivi di esclusione. A tal scopo conduce un’audizione sul posto con ogni rifugiato maggiore di 14 anni. Il Consiglio federale può sospendere in ogni momento un programma in corso, in particolare se il numero delle domande d’asilo aumenta fortemente. Il gruppo d’accompagnamento composto da rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni viene consultato regolarmente ai fini dell’attuazione del programma.


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Informazione e comunicazione, SEM, T +41 58 465 78 44



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