Pubblicato il rapporto di attività 2018 sull’assistenza giudiziaria internazionale in materia penale

Berna, 24.05.2019 - Per lottare, perseguire e punire efficacemente i reati commessi nei vari ambiti della criminalità transfrontaliera è necessaria la cooperazione tra gli Stati interessati. Il rapporto di attività 2018, pubblicato in data odierna, illustra le molteplici forme della cooperazione tra l’Ambito direzionale Assistenza giudiziaria internazionale dell’Ufficio federale di giustizia (UFG IRH) e le autorità partner nazionali ed estere.

Oltre alla corruzione politica ed economica e ai reati di criminalità organizzata, vi sono anche alcuni singoli casi spettacolari come quello del presunto "maestro della truffa" britannico. Altri costituiscono invece nuovi campi come ad esempio la cooperazione con la Tanzania per contrastare il contrabbando di avorio. I dati statistici attestano l’intensità della cooperazione con l’estero, infatti, l’anno scorso l’UFG IRH ha ricevuto 350 domande d’estradizione, 135 domande di assunzione del perseguimento e 1163 domande di assistenza giudiziaria. 235 casi sono stati trattati dal Tribunale penale federale di cui 82 anche dal Tribunale federale. Dal canto suo l’UFG IRH ha presentato 252 domande di estradizione, 225 domande di assunzione del perseguimento e 850 domande di assistenza giudiziaria all’estero.

Rilevamento di dati elettronici

Il rapporto di attività tratta inoltre anche argomenti specifici come ad esempio il rilevamento di dati elettronici. Poiché si ricorre sempre più spesso a Internet per commettere reati e i principali Internet Service Provider (ISP) hanno sede negli Stati Uniti, l’assistenza giudiziaria tra la Svizzera e gli USA riveste un’importanza particolare. L’UFG IRH fornisce consulenza alle autorità di perseguimento penale svizzere nell’ambito della salvaguardia e del rilevamento dei dati.

Un altro argomento di cui si occupa l’UFG IRH è la trasmissione spontanea di informazioni e di mezzi di prova. Questo strumento utile e sempre più usato consente di cooperare con maggiore dinamismo e di avviare un procedimento penale in un altro Stato o di semplificare procedimenti penali pendenti di un’inchiesta penale in corso. Sono più di cento i casi in cui la Svizzera procede ogni anno alla trasmissione spontanea di informazioni all’estero, il che le permette di svolgere un ruolo di pioniere a livello internazionale.

Nuove basi per la cooperazione

Le sfide attuali della cooperazione internazionale possono essere vinte soltanto con basi solide. Per questo il diritto vigente va costantemente adeguato alle nuove esigenze sul piano nazionale e con la partecipazione della Svizzera alle organizzazioni internazionali. La revisione attuale della legge sull’assistenza internazionale in materia penale prevede di estendere la possibilità di cooperare, ora limitata agli Stati, anche alle istituzioni penali internazionali, quali tribunali ad hoc e commissioni d’inchiesta delle Nazioni Unite (ONU). La presenza dell’UFG IRH negli organi direttivi internazionali che operano nel settore dell’assistenza giudiziaria in materia penale, ad esempio in seno al comitato di esperti del Consiglio d’Europa (detto "PC-OC") offre alla Svizzera la possibilità di partecipare all’attuazione di convenzioni esistenti e all’elaborazione di nuovi strumenti.


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