Domande di contributi di solidarietà: i lavori sono a buon punto

Berna, 20.05.2019 - L’Ufficio federale di giustizia (UFG) ha finora trattato circa 6000 domande di contributi di solidarietà per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale e di collocamenti extrafamiliari prima del 1981. I contributi sono già stati in gran parte pagati. Entro fine 2019 l’UFG avrà evaso, come previsto, la totalità delle oltre 9000 domande.

Per poter concludere il trattamento delle domande in modo notevolmente più rapido rispetto al termine previsto dalla legge, il 30 marzo 2021, negli ultimi mesi l'UFG ha messo in atto diverse misure relative al personale, alle finanze e agli aspetti organizzativi, che hanno permesso di accelerare il trattamento di tutte le domande prioritarie delle persone gravemente malate o anziane. Da allora le domande sono trattate nell'ordine in cui sono state presentate. Finora l'UFG ha potuto approvare la maggior parte delle domande e ordinare il pagamento dei contributi da parte dell'Amministrazione federale delle finanze. Soltanto meno dell'1 per cento delle domande ha dovuto essere respinto, perché i richiedenti non sono stati in grado di rendere credibile la loro qualità di vittime. Contro le decisioni negative può essere presentata opposizione.

Il pacchetto di misure permette il disbrigo completo

La rapida adozione della legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981 non ha creato soltanto la base legale per i contributi di solidarietà. La legge riconosce che le vittime hanno subito un'ingiustizia che "ha condizionato tutta la loro vita". Oltre a ciò consente un'ampia analisi scientifica di questo capitolo oscuro della storia sociale svizzera, in particolare nel quadro della Commissione peritale indipendente internamenti amministrativi e del Programma nazionale di ricerca 76 "Assistenza e coercizione - Passato, presente e futuro". La legge garantisce inoltre la messa al sicuro degli atti e disciplina la loro consultazione; istituisce infine la base legale per i servizi di contatto cantonali e per il sostegno di progetti di aiuto reciproco.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale di giustizia, T +41 58 462 48 48, media@bj.admin.ch


Pubblicato da

Ufficio federale di giustizia
http://www.bj.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-75113.html