Decisione di principio del Consiglio federale in merito alla modernizzazione delle truppe di terra

Berna, 16.05.2019 - Le truppe di terra dell’esercito devono essere in grado di affrontare forme di conflitto che mutano rapidamente e costantemente. A tale scopo è necessario un equipaggiamento destinato a formazioni che vengono impiegate in modo mobile e modulare. Nella sua seduta del 15 maggio 2019 il Consiglio federale ha adottato una decisione di principio sull’orientamento a lungo termine delle truppe di terra. La decisione si basa sul rapporto del DDPS sul futuro delle truppe di terra.

L’Ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs) mira ad adeguare la struttura dell’esercito alla situazione di minaccia attuale e prevedibile. La sua attuazione è stata avviata a inizio 2018. La prossima fase importante è il rinnovo dei mezzi per la protezione della Svizzera dalle minacce aeree. Parallelamente è in corso il rafforzamento della ciberdifesa dell’esercito. Nei prossimi 15 anni anche le truppe di terra dovranno essere ulteriormente sviluppate. A tal fine il Consiglio federale ha adottato una decisione di principio.

Anche le truppe di terra devono essere modernizzate

Alla base di tale decisione di principio vi è il rapporto elaborato dal DDPS sul futuro delle truppe di terra (disponibile in tedesco e francese), di cui il Consiglio federale ha preso atto. Il rapporto illustra come sono mutati le minacce e il contesto, nonché come continueranno presumibilmente ad evolversi in futuro. Le forme di conflitto sono cambiate e cambieranno ulteriormente: al giorno d’oggi i cosiddetti conflitti ibridi sono caratterizzati da una transizione indistinta da situazioni di tensione a conflitti armati. Tali conflitti hanno luogo a terra, in aria o nel ciberspazio e includono anche attori non statali e operazioni d’influenza. Per quanto riguarda le truppe di terra, gli impieghi militari si svolgono perlopiù in città o agglomerati, ovvero in aree edificate, tra la popolazione.

Nel rapporto sono illustrati i sistemi che raggiungeranno il termine della loro durata di utilizzazione entro il 2030 circa; tra questi figurano i carri armati granatieri, gli obici blindati, i veicoli d’esplorazione e in un secondo momento anche i carri armati da combattimento. Sulla base della situazione di minaccia e delle condizioni quadro politico-finanziarie, il rapporto arriva alla conclusione che l’esercito non deve sostituire completamente tutti questi sistemi. Illustra inoltre le capacità che l’esercito necessita a lungo termine per affrontare correttamente le molteplici minacce e proteggere il Paese e la sua popolazione. Sulla base di queste capacità fondamentali si definirà il materiale da acquistare.

Concretamente nel rapporto vengono illustrate tre opzioni per l’orientamento a lungo termine delle truppe di terra e l’ammontare degli investimenti necessari a tal fine che vanno ad aggiungersi a quelli necessari per il rinnovo della difesa aerea:

• con l’opzione 1 l’esercito viene orientato maggiormente ai conflitti armati tra Stati. Per questa opzione il fabbisogno di investimenti è di circa 10 miliardi di franchi. I veicoli cingolati blindati vengono sostituiti da veicoli moderni dello stesso tipo.
• Con l’opzione 2 l’esercito viene orientato maggiormente a forme di conflitto ibride. Per questa opzione il fabbisogno di investimenti è di circa 5,5–6 miliardi di franchi. Le truppe di terra vengono equipaggiate con sistemi più leggeri, ma sempre ben protetti, e al contempo più mobili e versatili.
• L’opzione 3 corrisponde all’opzione 2 ma con un aumento dell’effettivo regolamentare da 100 000 a 120 000 militari. Per questa opzione il fabbisogno di investimenti è di circa 9 miliardi di franchi, con un conseguente aumento della capacità di resistenza dell’esercito nel caso di tensioni persistenti e la possibilità di proteggere più oggetti contemporaneamente.

Orientamento alle forme di conflitto moderne

Su proposta del DDPS il Consiglio federale ha deciso di perseguire un’ulteriore sviluppo a lungo termine delle truppe di terra secondo l’opzione 2. Aspetti principali: le capacità saranno adeguate maggiormente alle forme di conflitto ibride, sia nel quadro dell’appoggio delle autorità civili che della difesa in un conflitto armato. Per quanto riguarda l’equipaggiamento delle formazioni d’impiego, si punterà maggiormente a sistemi mobili, modulari e standard.

Il vantaggio di questa opzione per quanto riguarda le truppe di terra è che la priorità sarà data in prima linea alle capacità fondamentali per i conflitti ibridi. In questo modo le truppe saranno ben preparate per affrontare impieghi in zone edificate, ovvero una delle caratteristiche principali del nostro Paese. In questo modo l’esercito rinuncerà tuttavia a una buona parte della capacità della truppa di condurre una difesa mobile al di fuori di strade e sentieri. Il Consiglio federale ritiene che ciò sia giustificato poiché si presuppone che un avversario agisca a distanza contro le formazioni impiegate in questo modo – sia per quanto riguarda la ricognizione che il combattimento.

Finanziamento mediante il budget dell’esercito

Contrariamente alle altre due opzioni, la seconda variante può essere attuata con le risorse finanziarie che il Consiglio federale ha già previsto per l’esercito. Il Consiglio federale intende conciliare l’ulteriore sviluppo delle truppe di terra con il rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo. In linea con le proprie decisioni del passato, il Consiglio federale prevede di finanziare i rinnovi con il budget dell’esercito. Per quanto riguarda il rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo e per le rimanenti parti dell’esercito, per il periodo 2023-2032 prevede circa 1,5 miliardi di franchi l’anno.  Attualmente il budget dell’esercito prevede circa 1 miliardo di franchi l’anno per questo tipo di investimenti.  Per quanto riguarda il l’importo rimanente, il Consiglio federale ha concesso all’esercito un tasso di crescita reale dell’1,4 per cento l’anno per i prossimi limiti di spesa.


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