Un altro passo avanti nella creazione del Centro di competenza per la cibersicurezza

Berna, 15.05.2019 - Nella seduta del 15 maggio 2019, il Consiglio federale ha approvato il «Piano di attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i ciber-rischi (SNPC) 2018–2022», adottando così altre decisioni in merito alla creazione del Centro di competenza per la cibersicurezza. L’Esecutivo ha inoltre deliberato di potenziare le risorse di personale nell’ambito dei ciber-rischi creando 24 nuovi posti.

Il piano di attuazione stabilisce in quale misura bisogna tenere conto del significativo acuirsi della situazione di minaccia nell’ambito della cibersicurezza. Il piano si fonda sulle decisioni di principio relative all’organizzazione della Confederazione in materia di ciber-rischi, adottate dal Consiglio federale nel mese di gennaio del 2019. In quell’occasione l’Esecutivo aveva deciso di istituire il Centro di competenza per la cibersicurezza, che sarà diretto dal delegato federale alla cibersicurezza e svolgerà un ruolo fondamentale nell’attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i ciber-rischi (SNPC). La segreteria del centro di competenza, anch’essa subordinata al delegato federale alla cibersicurezza, coordinerà i lavori di attuazione a livello federale.

Coinvolgimento dei Cantoni, dell’economia e delle università

Con la creazione del centro di competenza si tiene conto delle richieste del Parlamento e del mondo economico, che auspicano una maggiore centralizzazione delle attività in materia di cibersicurezza. Il piano di attuazione approvato dal Consiglio federale definisce le competenze in seno all’Amministrazione federale e descrive il settore di compiti degli organi coinvolti. Nel piano si menzionano non solo gli attori dell’Amministrazione federale, ma anche i Cantoni, l’economia e le università. Le misure prioritarie a livello federale sono l’elaborazione di ulteriori standard minimi nella sicurezza informatica, la verifica dell’obbligo di notifica dei ciberincidenti, la creazione di un pool interdipartimentale di esperti in materia di cibersicurezza e l’istituzione di un punto di contatto rivolto a cittadini, autorità, mondo economico e universitario.

Nell’ambito della ciberdifesa i lavori proseguono a ritmo accelerato. Essi si articolano su due filoni: da un lato l’istituzione del Cyber Defence Campus, dall’altro l’ampliamento delle capacità di acquisizione delle informazioni e di attribuzione degli attacchi informatici. Per quanto concerne l’ambito del perseguimento penale della cibercriminalità, all’interno del cibercomitato si stanno formulando le condizioni per una casistica della criminalità informatica su scala nazionale (corpi di polizia e fedpol).

Potenziamento delle risorse di personale

Per consentire di svolgere i nuovi compiti con la dovuta preparazione sono state stanziate le risorse per 24 posti di lavoro a partire dal 2020, destinati agli uffici competenti operanti nella cibersicurezza. La Centrale d’annuncio e d’analisi per la sicurezza dell’informazione (MELANI) sarà integrata nel Centro di competenza per la cibersicurezza e disporrà di adeguate risorse finanziarie e di personale. Queste risorse consentiranno a MELANI di intensificare la trasmissione di informazioni sui ciber-rischi alle imprese – in modo particolare alle PMI – e ai cittadini, di allertarli in modo efficace riguardo a eventuali attacchi informatici e di fornire loro supporto nella gestione degli incidenti.

Con il piano di attuazione ora sono state messe a punto tutte le basi necessarie per portare avanti la SNPC. Il comitato direttivo della SNPC, in cui siedono anche rappresentanti dei Cantoni nonché del mondo economico e universitario, affianca i lavori. Il delegato federale alla cibersicurezza soprintende al comitato direttivo e riferisce al Consiglio federale e al Parlamento in merito ai lavori di attuazione della strategia.

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