Il consigliere federale Ignazio Cassis a colloquio con il ministro degli esteri brasiliano Ernesto Araújo sullo sviluppo del partenariato bilaterale

Berna, 26.04.2019 - A conclusione del suo viaggio in Sudamerica, il 26 aprile 2019 il consigliere federale Ignazio Cassis ha incontrato a Brasilia il ministro degli esteri brasiliano Ernesto Araújo. Al centro dei colloqui, i 200 anni di relazioni diplomatiche (avviate a Rio de Janeiro nel 1819) tra Svizzera e Brasile e l’ampliamento della cooperazione tra i due Paesi in campo economico, scientifico e diplomatico.

Da dieci anni, la Svizzera e il Brasile sono legati da un partenariato strategico con contatti regolari soprattutto in ambito economico, scientifico, giudiziario, fiscale/finanziario nonché nel settore dei diritti umani e della proprietà intellettuale. Nel campo della ricerca, il Brasile è uno dei partner prioritari della Svizzera al di fuori dell’Europa.

Anche gli scambi economici sono intensi: nel 2018, il saldo della bilancia commerciale tra la Svizzera e il Brasile, Paese membro del G20, era di circa 4,3 miliardi di franchi. Da due anni, si sta inoltre negoziando un accordo di libero scambio tra il Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) e l’AELS (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein). L’obiettivo, ribadito a Brasilia dal consigliere federale Cassis e dal suo omologo brasiliano Araújo, è concludere il prima possibile questo accordo per rafforzare ulteriormente le relazioni economiche. Durante l’incontro con il ministro degli esteri brasiliano, Ignazio Cassis ha ricordato che, nelle questioni riguardanti lo sviluppo economico, occorre sempre considerare anche gli standard sociali e ambientali, perché – ha affermato – non c’è futuro senza sviluppo sostenibile.

Un presupposto indispensabile per garantire relazioni economiche proficue è la Convenzione per evitare le doppie imposizioni (CDI) in materia di imposte sul reddito, già negoziata e ora in fase di ratifica in Brasile. L’incontro è stato anche un’occasione per confermare l’interesse nei confronti di un accordo sulla protezione degli investimenti.

I due ministri degli esteri hanno inoltre discusso della cooperazione in campo scientifico e diplomatico e la delegazione brasiliana ha manifestato il proprio interesse per la nuova fondazione GESDA (Geneva Science-Diplomacy Anticipator), creata dal Consiglio federale e dal Cantone di Ginevra. Le ripercussioni sociali della digitalizzazione (governance di Internet, intelligenza artificiale, robotica ecc.) riguardano la comunità globale e la Ginevra internazionale sembra essere un luogo predestinato per prepararsi a queste sfide future. Anche la tecnofinanza (FinTech) è un settore molto importante per il Brasile, che ha inoltre confermato la sua tradizionale presenza attiva a Ginevra. I due Paesi hanno discusso della collaborazione in seno all’ONU, concentrandosi in particolare sulle riforme dell’Organizzazione e sul ruolo del Consiglio di sicurezza. Quanto ai temi di portata regionale, il consigliere federale Cassis e il ministro degli esteri Araújo hanno parlato, in particolare, della situazione in Venezuela.

Il 25 aprile 2019, Ignazio Cassis aveva già incontrato a San Paolo alcuni membri della camera di commercio svizzero-brasiliana, con i quali aveva discusso del potenziale economico del Brasile, delle opportunità e degli ostacoli per il settore privato e della responsabilità sociale delle imprese.

Grande colonia svizzera

Il Brasile è il Paese più grande del Sudamerica. La sua superficie – circa 200 volte superiore a quella della Svizzera – copre quasi la metà del continente. Con oltre 200 milioni di abitanti, è il quinto Paese più popoloso del mondo. Rappresenta inoltre l’economia più importante dell’America latina.

Con circa 15 000 svizzere e svizzeri immatricolati e numerosi cittadini brasiliani con antenati svizzeri, la colonia svizzera in Brasile è la seconda dell’America latina per ordine di grandezza. Nel 1557, i primi missionari calvinisti sono arrivati in terra brasiliana e, nel XIX secolo, si sono susseguite diverse ondate di emigrazione verso il Paese sudamericano. Nel 1819 è stato aperto a Rio de Janeiro il primo consolato svizzero del Sudamerica. Nel XX secolo, l’emigrazione dalla Svizzera al Brasile ha riguardato soprattutto personale specializzato e manager di imprese svizzere.


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