L’innovazione diventa più economica: riduzione delle tasse per i brevetti svizzeri

(Ultima modifica 13.04.2023)

Berna, 17.04.2019 - Con la prevista riduzione delle tasse annuali per i brevetti svizzeri, diminuiranno i costi per proteggere un’invenzione e quindi per l’innovazione, a vantaggio dell’economia svizzera, soprattutto delle PMI. Nella sua seduta del 17 aprile 2019, il Consiglio federale ha approvato una proposta di modifica dell’ordinanza sulle tasse dell’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI), che entrerà in vigore il 1° luglio 2019.

L’essenziale in breve:

Il Consiglio federale riduce le tasse annuali per i brevetti svizzeri.

I titolari dei brevetti potranno risparmiare in questo modo fino a 1440 franchi. Ciò sostiene le imprese svizzere innovative.

La modifica entrerà in vigore il 1° luglio 2019.

Per prorogare la protezione conferita dal brevetto, a partire dal 4° anno dal deposito della domanda è dovuta una tassa annuale. Ora, a seguito di una modifica legislativa, tale tassa diminuirà fino al 18° anno dal deposito, per poi aumentare leggermente il 19° e il 20° anno. Le tasse annuali continueranno a crescere progressivamente per l'intera durata di validità del brevetto, ma gli scatti saranno minori all'inizio e aumenteranno con il passare degli anni. L'obiettivo è contenere le tasse all'inizio, quando il successo dell'invenzione non è ancora garantito.

Grazie alla nuova modifica, nel corso dei 20 anni di validità massima di un brevetto i titolari potranno risparmiare fino a 1440 franchi. La riduzione delle tasse andrà a beneficio delle imprese svizzere innovative, e in particolare delle PMI.

Una riduzione resa possibile grazie agli ottimi risultati finanziari conseguiti

La riduzione delle tasse è resa possibile dagli ottimi risultati finanziari conseguiti dall'IPI. Al risultato positivo hanno contribuito soprattutto le tasse riscosse proprio in ambito brevettuale, che sono ora riviste al ribasso. La modifica comporterà per l'IPI una riduzione delle entrate pari a 6,5 milioni di franchi all'anno e decelererà l'aumento del capitale proprio, che ha fatto registrare una crescita negli ultimi anni ed è arrivato ad attestarsi a 65 milioni di franchi alla fine dello scorso esercizio finanziario (giugno 2018).

L'IPI, un ex ufficio federale divenuto finanziariamente autonomo nel 1996, si autofinanzia al 100 per cento, principalmente mediante le tasse riscosse nell'ambito della protezione di brevetti, marchi e design. In qualità di istituto senza scopo di lucro, l'IPI gestisce le proprie risorse in maniera oculata. Le tasse sono fissate in modo da garantire conti in equilibrio a fronte di un capitale proprio adeguato.


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