Stabilizzazione dell’AVS: riforma incontestata, ma divergenze sul contenuto

Berna, 20.02.2019 - Nella sua seduta del 20 febbraio 2019, il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione sul progetto di stabilizzazione dell’AVS (AVS 21). I partecipanti riconoscono la necessità e l’urgenza di riformare il 1° pilastro, ma esprimono pareri divergenti su come farlo. Il Dipartimento federale dell’interno sottoporrà al Consiglio federale un progetto di messaggio sulla riforma AVS 21 entro la fine di agosto del 2019.

Tutti i partecipanti alla consultazione approvano le linee generali della riforma AVS 21 e concordano sulla necessità di mantenere il livello delle prestazioni. Tuttavia, esprimono pareri divergenti su come raggiungere questo obiettivo. La maggioranza è favorevole all’aumento dell’età di riferimento delle donne da 64 a 65 anni. Tuttavia, per i partiti di sinistra e le organizzazioni che rappresentano gli interessi delle donne un tale aumento è da escludere fintantoché non sarà stata raggiunta la parità salariale.

Per la generazione delle donne vicine all’età di pensionamento erano state poste in consultazione due varianti di misure compensative: la prima, per un volume di 400 milioni di franchi, prevedeva aliquote di riduzione della rendita più favorevoli in caso di riscossione anticipata; la seconda, per un volume di 800 milioni, contemplava in aggiunta anche un adeguamento della formula delle rendite per le donne che avessero proseguito la loro attività lucrativa fino a 65 anni, in modo da consentire loro di ricevere una rendita più elevata. Se la necessità di prevedere misure compensative per l’aumento dell’età di riferimento delle donne è ampiamente riconosciuta, nessuna delle due varianti esce dalla consultazione con una netta approvazione.

Flessibilizzazione della riscossione della rendita tra i 62 e i 70 anni

Le misure volte a consentire la riscossione flessibile della rendita tra i 62 e i 70 anni e gli incentivi a lavorare oltre i 65 anni sono accolte, in generale, piuttosto favorevolmente. Le critiche formulate riguardano principalmente la loro efficacia e complessità, come pure il fatto che tali misure andrebbero soprattutto a vantaggio delle persone con salari medio-alti. Inoltre, alcune associazioni mantello dell’economia e associazioni padronali non le ritengono prioritarie. Secondo la Conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione sociale (COSAS) e l’Unione delle città svizzere, questi incentivi sono positivi, ma richiedono parallelamente maggiori sforzi per integrare o mantenere le persone anziane sul mercato del lavoro, un parere condiviso anche da alcuni Cantoni.

Finanziamento supplementare

La necessità di un finanziamento supplementare è incontestata e l’impiego dell’IVA a tal fine è ampiamente condiviso. La maggioranza è favorevole a un aumento dell’IVA, ma i pareri sono discordanti sulla sua entità. In particolare, i partiti borghesi, le organizzazioni dell’economia e gli istituti di previdenza giudicano eccessivo l’aumento proposto, mentre i partiti di sinistra e i sindacati preferirebbero una combinazione di diverse fonti di finanziamento. Dalla consultazione è comunque emersa chiaramente l’opinione secondo cui il Consiglio federale dovrà rivalutare l’entità del finanziamento dell’AVS in caso di accettazione della legge federale sulla riforma fiscale e sul finanziamento dell’AVS (RFFA).

Prossime tappe

Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento dell’interno di presentargli il più rapidamente possibile dopo la votazione popolare del 19 maggio 2019, ma al più tardi entro la fine di giugno una nota di discussione, in base alla quale intende adottare il messaggio sulla riforma AVS 21 entro la fine di agosto del 2019. Il messaggio terrà conto sia dei risultati della consultazione che dell’esito della votazione sulla RFFA.

Nel quadro della RFFA, molti Cantoni intendono ridurre le imposte a carico delle imprese al fine di rimanere attrattivi. Nel breve periodo, le misure fiscali della Confederazione e dei Cantoni comporteranno minori entrate stimate a 2 miliardi di franchi all’anno. A titolo di compensazione sociale, si prevede di destinare all’AVS fondi supplementari più o meno corrispondenti.

Secondo le ultime stime, in caso di accettazione della RFFA, l’aumento dell’IVA nel quadro della riforma AVS 21 sarebbe limitato a 0,7 punti percentuali, invece degli 1,5 proposti. Tuttavia, anche in tal caso, la riforma dell’AVS resterebbe necessaria per stabilizzare la situazione finanziaria dell’assicurazione.


Indirizzo cui rivolgere domande

Christelle Bourgeois,
capo dell’Unità Legislazione AVS/IPG
Ufficio federale delle assicurazioni sociali

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