Giornata della protezione dei dati 2019: tre priorità per Confederazione e Cantoni

Berna, 28.01.2019 - In occasione di un incontro con i media, le autorità per la protezione dei dati di Confederazione e Cantoni hanno affrontato i temi delle loro sfide comuni riguardanti le elezioni, la polizia e il numero AVS. In vista delle elezioni del Consiglio nazionale del prossimo autunno hanno pubblicato delle linee guida; inoltre il 1° marzo entrerà in vigore la nuova legge sulla protezione dei dati in ambito Schengen, legge ai più poco nota. Mediante una modifica di legge, poi, in futuro tutte le autorità dovranno potere utilizzare sistematicamente il numero AVS.

Il 2019 è anno di elezioni. Nella realtà digitale, le elezioni per il rinnovo dei parlamenti di Confederazione e Cantoni, che si terranno nei Cantoni, saranno caratterizzate da fenomeni di elaborazione dei dati in continua evoluzione che si ripercuoteranno anche sul comportamento dei votanti. Con le loro linee guida del 1° dicembre 2018 le autorità per la protezione dei dati di Confederazione e Cantoni intendono contribuire alla libera formazione della volontà e all’espressione fedele del voto, garantite dalla Costituzione federale.

Maggiore livello di protezione dei dati nel contesto politico

Il documento esorta i partiti politici, nonché i prestatori di servizi e le reti sociali che operano per loro, a rendere riconoscibile e comprensibile l’influenza digitale sulla volontà degli elettori. L’elaborazione dei dati nel contesto politico sottostà a un maggiore livello di protezione di quella che viene effettuata a scopi commerciali. I votanti svizzeri non devono essere ingannati con indicazioni false o fuorvianti sui destinatari e sulle fonti di messaggi politici. Hanno diritto di sapere se stanno comunicando con delle persone o con delle macchine («social bot»). Non devono neanche essere lasciati all’oscuro delle intelligenze artificiali impiegate e se le informazioni derivanti dai media sociali vengono interpretate e arricchite a scopi politici («social match»).

Maggiore vigilanza sulla polizia

Il 1° marzo 2019 entrerà in vigore la nuova legge sulla protezione dei dati in ambito Schengen. Questa nuova legge federale e gli analoghi adeguamenti delle legislazioni cantonali sulla protezione dei dati attuano per la Svizzera, nella sua qualità di Stato associato a Schengen, gli adeguamenti del cosiddetto acquis. Le autorità federali e cantonali preposte al perseguimento penale saranno così tenute ad applicare nuovi strumenti di lavoro, ad esempio l’analisi dell’impatto della protezione dei dati oppure l’obbligo di notificare le violazioni riguardo alla protezione dei dati.

Inoltre le nuove normative dotano queste autorità di ulteriori competenze in materia di vigilanza, come ad esempio la facoltà di emanare decisioni. Nei prossimi mesi, la loro vigilanza sugli organi di polizia di Confederazione e Cantoni avrà un effetto pilota, specialmente a livello federale: più avanti, i nuovi strumenti saranno integrati nella legge federale sulla protezione dei dati, attualmente ancora in fase di deliberazione in Parlamento, ed estesi all’elaborazione dei dati da parte dei privati nonché ad altri scopi. A causa della mancanza di una legge federale in materia di polizia e dell’intrico di disposizioni specifiche che ne consegue, gli adeguamenti summenzionati comportano sfide particolari per le autorità delle guardie di confine e per le autorità di polizia della Confederazione.

L’impiego sistematico del numero AVS cela rischi per la protezione dei dati

Con un adeguamento della legge sull’AVS, attualmente in consultazione, il Consiglio federale si prefigge di consentire, in generale, alle amministrazioni di Confederazione, Cantoni e Comuni, di utilizzare il numero AVS quale identificatore, anche al di fuori del settore delle assicurazioni sociali. Nella valutazione effettuata dalle autorità per la protezione dei dati di Confederazione e Cantoni, questa intenzione implica notevoli rischi per la protezione dei dati, che il Consiglio federale vuole affrontare nel disegno di legge mediante prescrizioni concrete, come l’analisi periodica dell’impatto sulla protezione dei dati. Le autorità per la protezione dei dati di Confederazione e Cantoni le accolgono favorevolmente, ma avrebbero preferito che il Consiglio federale si fosse basato sul disegno del Piano di sicurezza per gli identificatori personali (postulato 17.3968), commissionato dal Consiglio nazionale e attualmente non ancora disponibile.

Sono a disposizione dei media per informazioni:

Adrian Lobsiger
Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT)
Tel. 058 464 94 10, info@edoeb.admin.ch.

Gunhilt Kersten
Presidente supplente di Privatim, la Conferenza degli incaricati cantonali per la protezione dei dati, e incaricata della protezione dei dati del Cantone Argovia
Tel. 062 835 45 60, gunhilt.kersten@ag.ch

La Giornata internazionale della protezione dei dati si svolge ogni 28 gennaio, dal 2007, su iniziativa del Consiglio d’Europa in tutto il continente e anche oltreoceano. Il suo obiettivo è di aumentare la consapevolezza dei cittadini in merito alla protezione della sfera privata e al diritto all’autodeterminazione in materia di dati personali e di promuovere un cambiamento duraturo delle abitudini di utilizzo delle nuove tecnologie.


Indirizzo cui rivolgere domande

Servizio informazione dell’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza, tel. 058 464 94 10, info@edoeb.admin.ch


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Incaricato federale della protezione dei dati e per la trasparenza
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