A conclusione della prima visita di un ministro svizzero a Lusaka, Svizzera e Zambia firmano un accordo sui trasporti aerei

(Ultima modifica 09.01.2019)

Berna, 08.01.2019 - Martedì a Lusaka, il consigliere federale Ignazio Cassis ha firmato un accordo sui servizi aerei con Kafwaya Mutotwe, ministro dei trasporti e delle comunicazioni ad interim dello Zambia. L’accordo rafforza i legami tra i due Paesi e fa parte degli strumenti volti a potenziare le relazioni economiche. In occasione della prima visita di un consigliere federale nella Repubblica dello Zambia, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha incontrato anche il presidente Edgar Lungu.

La cooperazione bilaterale tra la Svizzera e lo Zambia, le riforme economiche in questo Paese e la politica regionale sono state al centro dei colloqui tra il presidente e il capo del DFAE. Edgar Lungu ha invitato i Paesi partner e le imprese private con sede nello Zambia a investire nella formazione dei giovani zambiani, ambito che considera la chiave del successo economico futuro del suo Paese. Sulle relazioni tra la Svizzera e lo Zambia, il consigliere federale Cassis e il presidente Lungu si sono trovati concordi nell’affermare che «i due Paesi possono fare di più, collaborando».

Un primo passo concreto è stato fatto con la firma di un accordo in materia di trasporti aerei che garantisce accessi ben definiti per l’aviazione civile (sicurezza, rimpatrio dei redditi, protezione dell’ambiente, possibilità di cabotaggio ecc.). Questo avvicinamento, che interviene dopo la firma nel 2017 di una convenzione per evitare le doppie imposizioni, è anche nell’interesse dell’economia svizzera. Le due parti hanno espresso il desiderio che a questa firma segua presto l’apertura di un collegamento aereo diretto tra Lusaka e Zurigo o Ginevra, che contribuirebbe a incentivare le relazioni economiche tra i due Paesi, attualmente ancora modeste, ma destinate a rafforzarsi, come dimostra la visita di una delegazione economica svizzera recatasi nello Zambia lo scorso mese di ottobre. Il fenomeno, del resto, ha una portata più globale, visto che nel 2017 gli investimenti diretti stranieri nel Paese hanno segnato una crescita del 64 per cento.

Questo marcato aumento è riconducibile soprattutto agli ingenti investimenti nell’estrazione del rame, un settore che rappresenta il 15,4 per cento del PIL dello Zambia. Il consigliere federale Cassis ha potuto rendersi conto dell’importanza e del dinamismo delle imprese che operano in questo ramo visitando, nella giornata di lunedì, l’impresa Mopani Copper Mines, nel Nord dello Zambia, il cui socio di maggioranza è Glencore, una multinazionale con sede in Svizzera.

La società ha realizzato cospicui investimenti per modernizzarsi. Dal 2000 sono stati investiti circa 4,4 miliardi di franchi nella trasformazione della miniera: ciò ha consentito di ridurre considerevolmente le emissioni nocive**. Nei prossimi anni sono previsti ulteriori investimenti per un importo di 1,5 miliardi di franchi. La società, che secondo i dati disponibili impiega 16 000 persone, investe anche nella formazione continua e nella formazione dei giovani (5,2 mio. nel 2019) e offre circa 300 posti di tirocinio ogni anno. Al termine della visita, Ignazio Cassis ha affermato di essere impressionato dagli sforzi compiuti per ammodernare gli impianti e promuovere la formazione dei giovani.

** Errata corrige: l’ultima parte della frase «, i cui livelli sono ora conformi ai limiti imposti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).» è stata soppressa il 18 gennaio 2019.


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