Il Consiglio federale sostiene l’aggregazione di Swiss a Lufthansa

Berna, 22.03.2005 - Nella seduta straordinaria odierna il Consiglio federale ha deciso di accettare l’offerta sottoposta da Lufthansa agli azionisti di Swiss. Pertanto la Confederazione cede a Lufthansa la sua partecipazione azionaria del 20 per cento contro un cosiddetto buono di recupero. Il Governo è convinto che un’integrazione di Swiss nel gruppo Luf-thansa soddisfi al meglio gli interessi a lungo termine della Svizzera in materia di politica dei trasporti e quelli dell’economia nazionale. Inoltre con la Germania si terranno dei colloqui per esaminare le procedure di atterraggio e decollo all’aeroporto di Zurigo con l’obiettivo di trovare una soluzione entro un anno.

Nella sua seduta straordinaria il Consiglio federale ha esaminato diverse alternative strategiche di Swiss in relazione alla loro compatibilità con gli obiettivi a lungo termine del Governo. Secondo l’Esecutivo, l’aggregazione di Swiss a Lufthansa crea le migliori premesse per il raccordo a lungo termine della Svizzera, in particolare alla rete aerea intercontinentale e per la garanzia dell’infrastruttura dell’aviazione civile e dei posti di lavoro ad essa connessi. Con il passaggio di Swiss a un partenariato duraturo e promettente, il Consiglio federale conclude il suo impegno, limitato nel tempo, a favore della compagnia di bandiera in conformità agli obiettivi formulati al momento della sua creazione. 
Secondo il Governo, altre alternative strategiche – in particolare l’indipendenza di Swiss – comportano notevoli rischi per il raccordo a lungo termine della Svizzera alla rete aerea e per i relativi posti di lavoro. In un prossimo futuro Swiss avrebbe bisogno di ulteriore capitale proprio fino a 600 milioni di franchi per far fronte ai necessari investimenti sostitutivi. Gli investimenti nella crescita aumentano ulteriormente il fabbisogno di mezzi. Dato che già nel rapporto concernente la politica dell’aviazione civile il Consiglio federale ha escluso di stanziare altri mezzi finanziari a favore di Swiss, i suddetti mezzi necessari al futuro della compagnia aerea sarebbero verosimilmente difficili da reperire. In questo caso, secondo il Consiglio federale, non sarebbe da escludere un ulteriore ridimensionamento di Swiss con conseguenti ripercussioni sui posti di lavoro e sulla rete dei collegamenti aerei.
L’accordo con Lufthansa consente invece a Swiss di continuare ad esistere in qualità di compagnia aerea svizzera autonoma. Nel contempo Lufthansa, in veste di partner industriale di Swiss, assumerà l’intero rischio imprenditoriale e investirà nell’attrattivo mercato svizzero. Ne è un segnale l’intenzione di Lufthansa di dotare Swiss di due ulteriori aeromobili di lungo raggio. Anche la dichiarazione di Lufthansa a favore dell’hub di Zurigo e le migliori possibilità per gli aeroporti di Ginevra e Basilea risultanti dal legame Lufthansa-Swiss sono da considerare un vantaggio per la piazza economica svizzera.   
In quest’ottica, il Consiglio federale si è dichiarato disposto a cedere la sua partecipazione azionaria contro un cosiddetto buono di recupero. A seconda dell’andamento delle azioni Lufthansa, tra tre anni la Confederazione riceverà in tal modo al massimo il pari del controvalore delle azioni quotate attualmente in borsa. Nel caso più pessimistico la Confederazione non riceverà alcun versamento. Anche la banca d’investimenti NewSmith Capital Partners, incaricata dal Consiglio federale, giudica adeguata e corretta l’offerta di Lufthansa (vedi DFF Documentazione e lo studio «Fairness Opinion» separato).
La Svizzera deve inoltre rinegoziare con diversi Stati accordi bilaterali relativi al traffico aereo sotto il profilo dei diritti di atterraggio, affinché in futuro non solo le compagnie aeree in mani svizzere possano usufruirne.
Dato che l’integrazione avverrà gradualmente, una Fondazione svizzera indipendente costituita per la fase di transizione seguirà e garantirà gli accordi tra Lufthansa e Swiss. A tutela degli interessi della Svizzera in materia di politica dei trasporti, la Confederazione ha diritto a una sua rappresentanza in seno al Consiglio di fondazione. Al riguardo il Governo ha incaricato il DATEC in collaborazione con il DFF e il DFE di sottoporgli proposte in tal senso.
Colloqui con la Germania sulle procedure di atterraggio e decolloDopo intensi colloqui con la Germania, la Svizzera ha inoltre fissato il quadro per l’ulteriore modo di procedere al fine di risolvere i problemi pendenti in materia di politica del traffico aereo. Il Consigliere federale Moritz Leuenberger e il ministro dei trasporti tedesco Manfred Stolpe si sono accordati sui seguenti punti:

  • la Svizzera e la Germania riconoscono che l'aeroporto di Zurigo deve essere gestito quale piattaforma concorrenziale del traffico aereo anche dopo il passaggio di Swiss a Lufthansa;
  • le trattative in corso per un contratto sulla sicurezza aerea verranno intensificate al fine di giungere a una soluzione a breve termine;
  • le procedure di volo per l’aeroporto di Zurigo saranno esaminate nell’ottica di una ripartizione equilibrata tra gli atterraggi e i decolli. La Svizzera e la Germania formuleranno le loro richieste al riguardo;
  • l’obiettivo è di trovare entro un anno soluzioni a questi problemi.
Nei futuri colloqui la Confederazione coinvolgerà in modo adeguato i Cantoni.



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Ufficio federale dell'aviazione civile
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