Il Consiglio federale propone di respingere l'iniziativa sull'acqua potabile

Berna, 14.12.2018 - Il 14 dicembre il Consiglio federale ha deciso di proporreal Parlamento di respingere l'iniziativa sull'acqua potabile senza proporre un controprogetto. L'iniziativa popolare fa sue richieste legittime della popolazione, che però si punta già a soddisfare attraverso le attuali misure di politica agricola e che saranno potenziate e ampliate nel quadro della Politica agricola a partire dal 2022. Un'accettazione dell'iniziativa avrebbe ripercussioni notevoli e pregiudizievoli sull'agricoltura svizzera e sulla sicurezza alimentare.

L'iniziativa popolare «Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi e l'uso profilattico di antibiotici (Iniziativa sull'acqua potabile)» è stata depositata il 18 gennaio 2018. Chiede che i pagamenti diretti siano erogati soltanto alle aziende agricole che non impiegano pesticidi, non fanno un uso profilattico di antibiotici nella detenzione di animali e possono nutrire il loro effettivo di animali con il foraggio prodotto nell’azienda.

L'iniziativa popolare fa suoi obiettivi importanti, peraltro già perseguiti attraverso varie misure di politica agricola come ad esempio il Piano d'azione sui prodotti fitosanitari e la Strategia nazionale contro le resistenze agli antibiotici. Vista la sovrapposizione in termini di contenuti e scadenze, queste misure devono essere potenziate e integrate nell'ambito della Politica agricola a partire dal 2022. Il Consiglio federale nella procedura di consultazione avviata lo scorso 14 novembre propone, ad esempio, di ridurre la densità massima di animali per unità di superficie, di consentire come requisito per i pagamenti diretti soltanto prodotti fitosanitari a basso rischio ambientale e di promuovere maggiormente mediante programmi di pagamenti diretti la rinuncia ai prodotti fitosanitari. Se ciononostante si rilevassero eccessive immissioni di sostanze o pesticidi nelle acque a livello regionale, la Confederazione e i Cantoni avranno la possibilità di inasprire le condizioni in maniera puntuale.

Attraverso un pacchetto di misure nel quadro della Politica agricola a partire dal 2022 è possibile ridurre efficacemente l'inquinamento ambientale da sostanze nutritive e pesticidi senza limitare eccessivamente la produzione.

Un'accettazione dell'iniziativa popolare avrebbe, invece, ripercussioni notevoli e pregiudizievoli sull'agricoltura svizzera. La rinuncia generale ai pesticidi e al foraggio acquistato comporterebbe un calo della produzione in molte aziende aventi diritto a pagamenti diretti. Vi è il rischio che le aziende decidano di uscire dal sistema dei pagamenti diretti e non debbano quindi più attenersi alle prescrizioni relative alla prova che le esigenze ecologiche sono rispettate. Di conseguenza potrebbe succedere che l'inquinamento ambientale non diminuisca come voluto, ma addirittura aumenti.

Poiché con la Politica agricola a partire dal 2022 si offre un'alternativa per perseguire gli stessi obiettivi senza limitare eccessivamente la produzione, il Consiglio federale propone di respingere l'iniziativa sull'acqua potabile senza proporre un controprogetto.


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