Il Consiglio federale pone le basi strategiche per il prossimo messaggio concernente la cooperazione internazionale (2021–2024)

Berna, 30.11.2018 - Uno sviluppo sostenibile e un ordine internazionale stabile sono nell’interesse della Svizzera. In occasione della seduta del 30 novembre il Consiglio federale ha tenuto un dibattito per fissare gli assi strategici che guideranno la preparazione del prossimo messaggio concernente la cooperazione internazionale della Svizzera (2021–2024). Oltre a mantenere le priorità relative alla riduzione della povertà e alla sicurezza umana, sarà data maggiore importanza agli aspetti economici e verrà ulteriormente mobilitato il potenziale del settore privato. Saranno inoltre rafforzati i legami strategici tra la politica migratoria e la cooperazione internazionale. Per quanto riguarda la cooperazione bilaterale allo sviluppo del DFAE, il prossimo messaggio prevede una concentrazione geografica su quattro regioni prioritarie. Infine, per la prima volta, il messaggio sarà oggetto di una procedura di consultazione facoltativa che consentirà di intavolare un ampio dibattito per far sì che l’azione esterna del nostro Paese sia maggiormente radicata in Svizzera.

La cooperazione internazionale della Svizzera deve continuare a promuovere la riduzione della povertà e dei rischi globali nonché un ordine internazionale stabile e improntato alla collaborazione, in particolare attraverso un forte impegno multilaterale. In questa prospettiva il Consiglio federale ha definito tre livelli di analisi strategica che guideranno sia i lavori preparatori per il prossimo messaggio (2021–2024) sia la scelta dei futuri impegni della Svizzera in materia di cooperazione internazionale. Si tratta in primo luogo delle esigenze delle popolazioni dei Paesi partner, in secondo luogo della promozione degli interessi svizzeri (in particolare economici, migratori e di sicurezza) e, in terzo luogo, dei vantaggi comparativi della cooperazione internazionale svizzera (valore aggiunto, competenze e innovazioni).

Il Consiglio federale ha anche posto le basi strategiche per gli approcci da adottare nel prossimo messaggio. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) prevedono di mobilitare maggiormente la forza innovatrice, le conoscenze specialistiche e le opportunità d’investimento del settore privato a favore dello sviluppo sostenibile. Saranno inoltre rafforzati i legami strategici tra la politica migratoria e la cooperazione internazionale, in particolare lavorando sulle cause dei conflitti e della migrazione forzata.

Sul piano geografico, il prossimo messaggio si concentrerà soprattutto su quattro regioni prioritarie per la cooperazione bilaterale allo sviluppo del DFAE, all’interno delle quali è prevista una focalizzazione tematica. Le regioni prioritarie saranno: 1) il Nord Africa e il Medio Oriente, 2) l’Africa subsahariana, 3) l’Asia (Asia centrale, Asia meridionale e Sud-Est asiatico) e 4) l’Europa dell’Est (senza gli Stati membri dell’Unione europea). Per poter disporre dei mezzi necessari e mantenere una massa critica che garantisca l’efficacia del proprio impegno, il DFAE prevede di trasferire gradualmente verso queste quattro regioni prioritarie le risorse utilizzate in alcuni Paesi a medio reddito dell’America latina e dell’Asia orientale. Il trasferimento avverrà nel periodo oggetto del messaggio 2021–2024 e si tratterà di una ridistribuzione delle risorse che non comporterà alcun taglio al bilancio. L’Aiuto umanitario, le attività multilaterali e le azioni legate alle sfide globali si concentreranno sulle quattro regioni prioritarie, pur conservando il carattere universale del loro mandato. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) manterrà, dal canto suo, il partenariato con un numero limitato di Paesi in queste quattro regioni e con alcuni Paesi emergenti dell’America latina e del Sud-Est asiatico, puntando soprattutto sulle proprie competenze chiave in campo economico.

Il progetto di messaggio concernente la cooperazione internazionale 2021–2024 sarà, per la prima volta, oggetto di una procedura di consultazione facoltativa, che per il momento è prevista da maggio ad agosto del 2019. La consultazione permetterà di raccogliere i pareri dei Cantoni, dei partiti politici rappresentati nell’Assemblea federale, dei Comuni, delle città e delle regioni di montagna nonché delle associazioni mantello, dell’economia e degli altri gruppi di interesse. Grazie all’ampio dibattito che ne conseguirà, il prossimo messaggio concernente la cooperazione internazionale e la risposta della Svizzera alle molteplici sfide che caratterizzano il contesto internazionale attuale (crisi umanitarie e conflitti armati, migrazioni, disuguaglianze socioeconomiche, conseguenze del cambiamento climatico ecc.) saranno fondati su una visione comune. 


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