Il Consiglio federale aggiorna i principi in materia di politica d’armamento

Berna, 24.10.2018 - Nella sua seduta del 24 ottobre 2018 il Consiglio federale ha approvato l’aggiornamento dei «Principi del Consiglio federale in materia di politica d’armamento», che entreranno in vigore il 1° gennaio 2019.

Le condizioni quadro per l’acquisto di armamenti sono cambiate dall’ultima modifica dei principi in materia di politica d’armamento, che risale al 2010. Il motivo risiede in particolare nelle esigenze dell’esercito, nelle condizioni del mercato internazionale dell’armamento e nell’accelerazione degli sviluppi in materia di tecnologie dell’armamento. Il Consiglio federale ha quindi adeguato i principi in materia di politica d’armamento sulla base delle esperienze nell’ambito dell’acquisto di armamenti. Le integrazioni e l’approfondimento di alcuni punti contribuiscono inoltre a migliorare la visione d’insieme e il grado di precisione della politica d’armamento.

Con i principi in materia di politica d’armamento il Consiglio federale vuole garantire che l’esercito e altre istituzioni statali incaricate della sicurezza della Confederazione siano dotati tempestivamente, secondo principi economici e in modo trasparente, dell’equipaggiamento, dell’armamento e delle prestazioni necessari.

Strumenti per promuovere le tecnologie rilevanti in materia di sicurezza

In Svizzera una base tecnologica e industriale efficiente è una componente importante della politica d’armamento e quindi anche della politica di sicurezza e di difesa. Si deve tener conto di questo aspetto soprattutto dal momento che la Svizzera, in quanto Stato neutrale, non ha diritto all’assistenza militare da parte di altri Paesi.

Nella politica d’armamento il Consiglio federale espone l’approccio della Confederazione rispetto alla base industriale e tecnologica rilevante in materia di sicurezza. L’obiettivo è assicurare che la Svizzera disponga delle conoscenze tecnologiche minime necessarie e delle capacità industriali richieste per garantire la capacità d’impiego dell’esercito anche in situazioni di crisi. La completa indipendenza dall’estero non è un obiettivo realistico per il nostro Paese. Occorre pertanto concentrarsi sulla padronanza di determinate tecnologie chiave e sulla disponibilità di capacità industriali fondamentali per la sicurezza nazionale. Per mantenere e promuovere in modo puntuale tali capacità la Confederazione ha a disposizione una serie di strumenti compatibili con il mercato, tra i quali figurano acquisti in Svizzera, affari offset, cooperazione internazionale, ricerca applicata, promozione dell’innovazione, scambio di informazioni con l’industria e politica dei controlli delle esportazioni. Per quanto riguarda quest’ultima, i principi approvati dal Consiglio federale non pregiudicano la revisione dell’ordinanza sul materiale bellico attualmente in corso.

Affari offset che generano un beneficio economico

Tra i principi in materia di politica d’armamento troviamo inoltre le basi per gli affari offset nell’ambito degli acquisti di armamenti all’estero. Il Consiglio federale ha deciso che di regola il 100 per cento del prezzo d’acquisto dovrà essere compensato mediante commesse in Svizzera. Ciò è in linea con le sue scelte in merito ai requisiti per i nuovi aerei da combattimento e per il nuovo sistema di difesa terra-aria. Il Consiglio federale è convinto che gli affari offset permettano alle imprese svizzere di accedere al know-how rilevante e ai mercati. Un registro pubblicamente accessibile di tali affari di compensazione consentirà, per quanto possibile, di realizzare trasparenza.

Altre basi fondamentali della politica d’armamento sono il rapporto del Consiglio federale del 24 agosto 2016 sulla politica di sicurezza della Svizzera e la legislazione in materia di acquisti pubblici.

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