Ghiacciaio del Gauli: concluso con successo il primo recupero dei rottami del Dakota

Berna, 18.09.2018 - Lunedì e martedì, 17-18 settembre 2018, il distaccamento alpino delle Forze aeree ha ripulito il ghiacciaio del Gauli dai rottami del velivolo americano Dakota C-53 precipitato il 19 novembre 1946. I resti dell’aereo sono stati trasportati con elicotteri all'aerodromo militare di Meiringen. All'azione di recupero hanno partecipato oltre alle Forze aeree anche la Base logistica dell’esercito e la Base d’aiuto alla condotta.

Nella spessa nebbia dell'Oberland bernese 72 anni fa, il 19 novembre 1946, un velivolo militare americano del tipo Dakota C-53 precipitò sul ghiacciaio del Gauli. L'aereo partito da Tulln nei pressi di Vienna stava volando verso Pisa via Marsiglia. Nell'incidente vi furono dei feriti. L'azione di salvataggio, che rappresenta anche la nascita del soccorso aereo alpino, attirò l'attenzione e suscitò la stima di tutto il mondo. I rottami dell'aereo finirono sotto la neve e affondarono nel ghiaccio. Nell'agosto del 2012 tre giovani alpinisti scoprirono un'elica del Dakota, che fu recuperata dalle Forze aeree. Complici il gran caldo e il cambiamento climatico quest'estate, 72 anni dopo l'incidente, il ghiacciaio del Gauli ha rivelato altri rottami, i più grandi finora. Su mandato del consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), nelle scorse settimane l'esercito svizzero ha preparato l'azione di recupero, eseguita dal distaccamento alpino delle Forze aeree. Questa azione è stata eseguita con successo e si è conclusa martedì pomeriggio 18 settembre. In totale sono stati raccolti 2.4 tonnellate di materiale e il luogo del ritrovamento è stato ripulito. Ritenuto che sul ghiacciaio non è possibile accedere ad altri resti del velivolo, l'attuale missione è da considerarsi per quest'anno terminata. Tuttavia parecchi altri pezzi mancano ancora all'appello. A dipendenza dell'eventuale ulteriore scioglimento del ghiaccio, altri interventi di questo tipo sono immaginabili nei prossimi anni.


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