Garanzie federali sui mutui per scorte obbligatorie: chiesto un credito di 540 milioni

Berna, 29.08.2018 - Per finanziare le garanzie federali sui mutui per scorte obbligatorie, il Consiglio federale chiede al Parlamento un credito d’impegno di 540 milioni di franchi per il periodo dal 2019 al 2024. Lo ha deciso il 29 agosto 2018. Nell’interesse dei consumatori le scorte obbligatorie possono essere utilizzate in qualsiasi momento e in tempi molto brevi, come dimostra l’esempio degli antibiotici nel 2017.

Per far fronte a eventuali problemi di approvvigionamento, la legislazione federale dispone l’obbligo di accantonare determinati beni d’importanza vitale nei settori dell’alimentazione, dell’energia e dei medicinali. La Confederazione agevola il finanziamento di queste scorte obbligatorie concedendo alle aziende interessate – a quelle, cioè, che sottostanno all’obbligo in questione – garanzie sui mutui bancari che esse contraggono per finanziare le scorte.

La legge federale sulle finanze della Confederazione prescrive che per queste garanzie federali sia chiesto un credito d’impegno, cosa che va fatta ora per le garanzie sia vigenti che future. Negli ultimi 10 anni l’importo stanziato a tal fine si situava in una fascia compresa tra i 290 e i 480 milioni di franchi.

Il credito quadro di 540 milioni tiene conto dei previsti cambiamenti che interverranno sul fronte delle scorte obbligatorie entro il 2024. In tutti i settori soggetti all’obbligo di costituire scorte è infatti preventivata una crescita, la più grande in quello degli oli minerali, che segna un aumento di 40 milioni. Per la prima volta sarà previsto un credito quadro anche per gli agenti terapeutici (20 milioni). È poco probabile che il credito quadro sarà mai esaurito durevolmente e completamente. Si tratta però di assicurare che a ogni azienda interessata avente diritto sia concesso l’ordinario finanziamento delle scorte attraverso i mutui bancari garantiti dalla Confederazione.

Dato che le scorte possono essere costituite esclusivamente con beni di mercato, per le rispettive garanzie federali esiste sempre un controvalore adeguato e realizzabile.

Strumento economico e di pronto impiego

Sul lato pratico l’obbligo di tenere le scorte obbligatorie è per la Confederazione e le aziende interessate uno strumento economico e di facile amministrazione: nell’interesse dei consumatori, infatti, è possibile attingervi in qualsiasi momento e in tempi molto brevi. Nel 2017, ad esempio, per ovviare a una carenza di antibiotici sono affluiti sul mercato in 17 casi beni provenienti dalle scorte obbligatorie.

Le scorte obbligatorie non appartengono alla Confederazione, ma ad aziende private, che devono quindi provvedere al loro finanziamento. I relativi costi vengono addossati ai consumatori e ammontano ogni anno a 14 franchi per persona.


Indirizzo cui rivolgere domande

Stefan Menzi, sost. capo sezione scorte,
Ufficio federale per l’approvvigionamento
economico del Paese UFAE
058 462 21 68; stefan.menzi@bwl.admin.ch



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