La mancanza di una base legale ostacola la concorrenza nel caso del collegamento alla rete di telecomunicazione

Berna, 22.06.2018 - Poiché mancano tuttora le necessarie basi legali, la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) non può ordinare la disaggregazione virtuale. La ComCom ha pertanto dovuto respingere una domanda di Sunrise, benché l’accesso virtuale al collegamento d’utente potrebbe ravvivare la concorrenza. Nel quadro dell'attuale revisione della LTC il Parlamento ha tuttavia la possibilità di introdurre l'obbligo di accordare un accesso virtuale e neutrale sotto il profilo tecnologico alla rete di collegamento di un operatore dominante sul mercato. In tal modo si potrebbe ravvivare la concorrenza e offrire maggiori opportunità di scelta all'utenza.

Lo scorso mese di febbraio 2018 Sunrise ha presentato una domanda concernente l'accesso disaggregato virtuale alla rete locale (Virtual Unbundled Local Access; VULA). Il VULA costituisce un'alternativa alla disaggregazione fisica, simile a un'offerta bitstream, e consente di fornire, anche su una linea di collegamento ibrida (costituita da fibra ottica e cavi in rame), una connessione di dati continua e a banda larga tra la sede centrale e i clienti.

La ComCom ha respinto la domanda di Sunrise poiché l'attuale legge sulle telecomunicazioni (LTC) non costituisce una base legale sufficiente per introdurre la disaggregazione virtuale e poiché in Svizzera sono regolamentati soltanto i cavi in rame (cfr. decisione sul sito web della ComCom).

A giudizio della ComCom gli attuali strumenti di regolazione dell'accesso contemplati nella LTC non sono più al passo con i tempi e in grado di garantire la concorrenza, ad esempio nel caso dei collegamenti ibridi costituiti da fibra ottica e cavi in rame. La ComCom raccomanda pertanto al Parlamento di introdurre, nel quadro dell'attuale revisione della LTC, la possibilità di un accesso virtuale e neutrale sotto il profilo tecnologico alla rete di collegamento di un operatore dominante sul mercato.

La disaggregazione limitata ai cavi in rame è oggi superata
In molte località, Swisscom introduce attualmente la fibra ottica fin nei pressi delle case. I vecchi cavi in rame vengono ormai utilizzati soltanto sugli ultimi 50-200 m della rete che collega le abitazioni dell'utenza. Grazie a nuovi processi di trasmissione (ad es. Vectoring o G.fast), sui rimanenti brevi cavi in rame Swisscom può tuttavia realizzare e offrire alla clientela larghezze di banda elevate.

Ciò comporta una penalizzazione dei concorrenti che hanno investito nella disaggregazione fisica dei cavi in rame. Date le condizioni unilaterali da parte di Swisscom (limitato utilizzo delle frequenze sui cavi in rame, assenza di libera scelta della tecnologia), non è spesso più possibile proporre offerte concorrenziali in caso di disaggregazione fisica delle linee di collegamento per gli altri fornitori. Anche se il gestore di rete utilizza il Vectoring, sulla linea disaggregata può essere realizzato solo un collegamento ADSL lento. Per poter proporre offerte competitive alla clientela, gli operatori alternativi sono pertanto obbligati ad acquistare presso Swisscom un prodotto commerciale a banda larga (BBCS).


Indirizzo cui rivolgere domande

Stephan Netzle, Presidente ComCom, tel. +41 58 463 52 90



Pubblicato da

Commissione federale delle comunicazioni ComCom
http://www.comcom.admin.ch/

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-71242.html