Newsletter Ufficio federale del consumo 02/2018

Berna, 16.05.2018 - Per la presente vi inviamo la newsletter dell'Ufficio federale del consumo.

Richiami di prodotti e avvisi di sicurezza

Negli ultimi anni sono aumentati anche in Svizzera i richiami di prodotti. Tra il 2012 e il 2017 l’assicurazione Allianz ha esaminato oltre 100 richiami in 28 Paesi e settori diversi. La graduatoria delle principali cause è guidata dai prodotti o dalle lavorazioni difettose, seguiti dai prodotti affetti da impurità. L’aumento dei richiami è però dovuto anche ad altri fattori: «regolamentazioni e pene più severe, maggior numero di società multinazionali e catene di fornitura globali complesse, maggior consapevolezza da parte dei consumatori, ripercussioni della pressione economica su ricerca e sviluppo e, non da ultimo, la diffusione dei social media».

Anche un articolo comparso su varie testate di Tamedia si è occupato del tema. Ai giornalisti che hanno chiesto di conoscere i motivi, l’UFDC ha risposto elencando dal suo punto di vista le probabili cause: con l’aumento del benessere, la globalizzazione e il commercio online è aumentato anche il volume dei prodotti disponibili e consumati. Con ogni probabilità il numero dei richiami aumenta parallelamente all’estensione della gamma dei prodotti e del consumo. Tra i motivi dell’aumento dei richiami in Svizzera c’è presumibilmente anche la maggiore sensibilità delle imprese per la responsabilità sociale nonché la minore predisposizione al rischio della popolazione.

Con l’aumento dei richiami sembra essere aumentata anche l’esigenza della popolazione di essere informata sui rischi e pericoli che i vari prodotti comportano. Il crescente interesse dei media per questo argomento, ma anche il più frequente ricorso ai nostri servizi di richiamo su Twitter e Facebook, confermano questa ipotesi.

Fonti:
Tamedia: p. es. Tagesanzeiger del 18.4.2018 «Brennende Handys, explodierte Airbags, giftige Erdnüsse»
Allianz: https://www.allianz.com/de/presse/news/geschaeftsfelder/versicherung/171208_Was-kostet-ein-produktrueckruf/

Gli ultimi richiami di prodotti e avvisi di sicurezza per la Svizzera sono pubblicati nelle tre lingue ufficiali su www.konsum.admin.ch nonché su Twitter e Facebook.

Twitter
Italiano:  Richiamo prodotto CH  @richiamo_ch
Tedesco: Produktrückruf CH  @rueckruf_ch
Francese: Rappel de produit CH  @rappel_ch


Facebook
Italiano:  Richiami di prodotti Svizzera
Tedesco: Produktrückrufe Schweiz
Francese: Rappels de produits Suisse

Aiuti finanziari alle organizzazioni dei consumatori

Il 13 aprile 2018 la Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha proposto alla sua Camera di non modificare la prassi di concessione e ripartizione degli aiuti finanziari alle organizzazioni dei consumatori. Su questi aiuti, concessi in virtù della legge sull’informazione dei consumatori (LIC), la Commissione aveva precedentemente trattato due mozioni: la mozione Flückiger-Bäni (14.3834) e la mozione Gössi (14.3880). La prima, che chiede una semplificazione amministrativa, può essere considerata adempiuta, perché nel frattempo il sistema di ripartizione degli aiuti è stato adeguato per risolvere il problema degli eccessivi oneri amministrativi a carico delle organizzazioni dei consumatori. La mozione Gössi chiede invece di precisare nella legge che gli aiuti finanziari siano concessi soltanto a organizzazioni che non esprimono pareri né perseguono fini politici. La Commissione ha respinto la mozione adducendo che una tale modifica del testo normativo sarebbe un’eccessiva ingerenza nella libertà di associazione e nella libertà di espressione.

Fonte: cfr. https://www.parlament.ch/press-releases/Pages/mm-wak-s-2018-04-13.aspx

Giornata mondiale dei diritti dei consumatori

Il 15 marzo è la Giornata mondiale dei diritti dei consumatori. Durante la Giornata mondiale di quest’anno le organizzazioni svizzere dei consumatori hanno posto l’accento sull’aspetto della trasparenza nelle dichiarazioni di provenienza dei prodotti alimentari. A questo proposito FPC, FRC e ACSI esigono dichiarazioni più precise e lanciano un’apposita petizione al riguardo:
https://www.konsumentenschutz.ch/themen/lebensmittelkennzeichnung/petition-fuer-eine-klare-herkunftsdeklaration

Con un contributo del suo vicepresidente, il professor Pascal Pichonnaz, la Commissione federale del consumo (CFC) ha colto l’occasione per ripensare i diritti fondamentali dei consumatori nell’epoca dell’Internet degli oggetti (o «Internet of things»).

Questo nuovo contesto, infatti, non presenta solo vantaggi, ma anche svantaggi. La CFC sollecita pertanto il Consiglio federale e il legislatore a tener debitamente conto dei cinque diritti fondamentali ed evitare così che l’Internet degli oggetti si realizzi a svantaggio dei consumatori:

1. Accesso inclusivo al mercato
2. Informazione sufficiente e oggettiva
3. Diritto di libera scelta
4. Mantenimento delle funzioni di base senza connessione
5. Sicurezza e responsabilità dei fornitori devono essere garantite
 
Questo contributo della CFC è riportato in allegato.

Per Consumers International, l’organizzazione dei consumatori attiva in tutto il mondo, la Giornata mondiale del consumo si è svolta all’insegna dei mercati digitali. L’Organizzazione chiede che l’accesso a Internet sia equo, sicuro e aperto a tutti, che siano adottate misure contro gli imbrogli e le contraffazioni e che in rete la protezione dei consumatori sia perfezionata.

Sviluppi internazionali in materia di tutela dei consumatori

Commissione europea: trasferimenti di denaro in euro a basso costo in tutta l’Unione e conversioni valutarie più giuste
La proposta di modifica del regolamento (CE) n. 924/2009 presentata dalla Commissione il 28 marzo 2018 prevede che le tasse riscosse sui pagamenti transfrontalieri in euro siano uguali a quelle applicate ai pagamenti nazionali equivalenti in valuta locale. I consumatori, inoltre, dovranno essere perfettamente informati sull’entità delle tasse prima di effettuare un pagamento con conversione valutaria.

La proposta legislativa sarà sottoposta per approvazione al Parlamento europeo e al Consiglio.

Fonte: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-2423_de.htm

Un «new deal» per i consumatori: la Commissione rafforza i diritti dei consumatori e il loro rispetto
L’11 aprile 2018 la Commissione europea ha proposto un «new deal» per i consumatori. L’obiettivo è garantire che tutti i consumatori europei possano beneficiare pienamente dei diritti accordati loro dalla legislazione UE. Questo «new deal» prevede i seguenti cambiamenti.

 Rafforzare i diritti dei consumatori online
I consumatori dovranno essere chiaramente informati se stanno acquistando beni o servizi da un commerciante professionista o da un privato. In caso di ricerche online, i consumatori devono vedere chiaramente se il risultato della loro ricerca è stato sponsorizzato da un professionista. Essi beneficeranno inoltre di un diritto di recesso per i servizi digitali «gratuiti», per i quali non pagano in denaro, ma forniscono dati personali.

 Dare ai consumatori gli strumenti per far valere i loro diritti e ottenere un risarcimento
I soggetti riconosciuti, ad esempio le organizzazioni dei consumatori, potranno presentare ricorsi collettivi all’europea.

 Introdurre sanzioni efficaci per le violazioni del diritto del consumo dell’UE
Le autorità nazionali di tutela dei consumatori potranno imporre in modo coordinato sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.

 Migliorare le condizioni per le imprese
Nell’esercitare il loro diritto di recesso i consumatori non potranno più restituire i prodotti che hanno già usato e non soltanto provato e i professionisti non dovranno più rimborsare i consumatori prima di aver effettivamente ricevuto le merci restituite.

Le proposte della Commissione, sotto forma di due progetti di direttiva, saranno esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Fonte: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-3041_de.htm



Protezione degli informatori: la Commissione stabilisce nuove norme
La Commissione europea propone una nuova direttiva a tutela dei cosiddetti whistleblower in tutta l’UE. Attraverso norme minime valide in tutta l’Unione europea, la proposta intende garantire un elevato livello di protezione per questi informatori che segnalano violazioni del diritto dell’UE.

Nel comunicato stampa del 23 aprile 2018, la Commissione UE annuncia che ci saranno chiari meccanismi e obblighi per i datori di lavoro. Tutte le imprese con oltre 50 impiegati o con un fatturato annuo di oltre 10 milioni di euro devono definire una procedura interna per gestire le segnalazioni in questione. La nuova normativa interesserà anche tutte le amministrazioni statali e regionali e tutti i Comuni con più di 10 000 abitanti.

Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-3441_de.htm


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale del consumo
Tel. +41 58 462 20 21
E-Mail: bojan.tesic@bfk.admin.ch



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