Perequazione finanziaria: il rapporto sull’efficacia propone una dotazione minima garantita dell’86,5 per cento

Berna, 09.03.2018 - La perequazione finanziaria nazionale raggiunge ampiamente i suoi obiettivi. I Cantoni finanziariamente deboli hanno addirittura superato l’obiettivo di dotazione minima. Questo è quanto emerge dal rapporto sull’efficacia, che il Consiglio federale ha posto in consultazione in occasione della seduta del 9 marzo 2018. L’Esecutivo ha aderito alla maggior parte delle proposte formulate dalla Conferenza dei governi cantonali (CdC) e caldeggia una dotazione minima garantita dell’86,5 per cento della media svizzera.

Ogni quattro anni il Consiglio federale presenta al Parlamento un rapporto sull’efficacia della perequazione finanziaria. Questa analisi valuta il raggiungimento degli obiettivi e serve da base per stabilire la dotazione dei fondi perequativi ed eventuali adeguamenti del sistema. Gli obiettivi principali della Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC) sono la riduzione delle disparità cantonali per quanto riguarda la capacità finanziaria e l’incremento dell’efficienza nell’adempimento dei compiti statali. I risultati più rilevanti del rapporto sull’efficacia per il periodo 2016–2019 sono riassunti qui di seguito:

  • rafforzamento dell’autonomia finanziaria dei Cantoni: con l’introduzione della NPC la quota dei trasferimenti finanziari a destinazione libera rispetto al volume complessivo dei trasferimenti tra Confederazione e Cantoni è stata aumentata in maniera sostanziale e si aggira attualmente attorno al 40 per cento;
  • riduzione delle disparità per quanto riguarda la capacità finanziaria e il carico fiscale: la perequazione delle risorse consente di ridurre notevolmente le disparità per quanto riguarda la capacità finanziaria. L’evoluzione delle disparità rimane relativamente stabile nel tempo. Dal 2008, le disparità esistenti a livello di carico fiscale sono aumentate leggermente;
  • mantenimento della concorrenzialità fiscale dei Cantoni: il grado di concorrenzialità fiscale rimane alto sia per l’imposizione delle imprese, sia per le imposte sul reddito;
  • garanzia di una dotazione minima di risorse finanziarie: la dotazione minima di risorse proprie pro capite, stabilita all’85 per cento della media svizzera, è stata nettamente superata dal Cantone finanziariamente più debole (Giura). Nel 2018 il Cantone del Giura ha raggiunto un indice dell’88,3 per cento dopo la perequazione delle risorse. Pertanto, al momento, la dotazione della perequazione delle risorse è troppo elevata;
  • compensazione degli oneri eccessivi dovuti alle condizioni geotopografiche e sociodemografiche: la compensazione degli oneri copre circa il 30 per cento degli oneri speciali geotopografici, circa il 10 per cento degli oneri speciali sociodemografici e circa il 4 per cento degli oneri delle città polo;
  • garanzia di un’adeguata perequazione intercantonale degli oneri: dall’introduzione della NPC i pagamenti della compensazione degli oneri tra Cantoni sono più che raddoppiati. La parte più cospicua di questi pagamenti riguarda il settore della formazione di livello terziario.

Misure proposte e seguito dei lavori

Nonostante gli obiettivi della perequazione finanziaria siano stati ampiamente raggiunti, il Consiglio federale appoggia la proposta della CdC di stabilire la dotazione in base a valori di riferimento fissi. In tal modo diviene superflua la determinazione dei contributi di base per la perequazione delle risorse da parte del Parlamento ogni quattro anni. La dotazione sarà determinata dall’evoluzione delle disparità tra i Cantoni e dalla quota della dotazione minima. Il Consiglio federale è altresì favorevole all’aumento della dotazione minima garantita dall’85 all’86 per cento, benché ciò comporti un onere supplementare per la Confederazione e un incremento a lungo termine della quota delle uscite vincolate della stessa.

Oggi gli obiettivi della perequazione finanziaria vengono addirittura superati. La Confederazione e i Cantoni finanziariamente forti beneficiano pertanto di una riduzione graduale della dotazione, misura che sarebbe necessaria indipendentemente dalla proposta della CdC. La Confederazione e i Cantoni hanno istituito un gruppo di lavoro che esaminerà la questione di un eventuale impiego delle risorse sbloccate, anche in relazione ad altri trasferimenti di oneri tra Confederazione e Cantoni.

La consultazione si concluderà il 30 giugno 2018. Al termine della valutazione, nel mese di settembre il Consiglio federale licenzierà il relativo messaggio all’attenzione del Parlamento e sottoporrà una proposta in merito all’impiego delle risorse sbloccate.

I fondi perequativi

La perequazione delle risorse si prefigge di mettere a disposizione dei Cantoni che presentano un potenziale di risorse inferiore alla media, ossia i Cantoni finanziariamente deboli, un minimo di risorse liberamente disponibili. Essa è finanziata dalla Confederazione e dai Cantoni finanziariamente forti. La forza finanziaria riflette la capacità economica che un Cantone può sfruttare fiscalmente.

Secondo le due compensazioni degli oneri i Cantoni che, a causa della loro struttura demografica o della loro funzione centrale, sono gravati oltre misura vengono indennizzati dalla perequazione dell’aggravio sociodemografico (PAS). I Cantoni che, a causa della loro altitudine, della declività del terreno o di una particolare struttura degli insediamenti, devono sopportare eccessivi oneri vengono sgravati attraverso la perequazione dell’aggravio geotopografico (PAG). La PAS e la PAG sono interamente finanziate dalla Confederazione.

La compensazione dei casi di rigore garantisce che con il passaggio nel 2008 al nuovo sistema di perequazione finanziaria nessun Cantone finanziariamente debole sia svantaggiato a livello finanziario. Essa termina al più tardi nel 2035 e dal 2016 viene ridotta annualmente del 5 per cento rispetto all’importo iniziale. Un Cantone perde il diritto alla compensazione dei casi di rigore quando diventa finanziariamente forte. La dotazione della compensazione diminuisce in misura corrispondente. La compensazione dei casi di rigore è finanziata in ragione di 2/3 dalla Confederazione e di 1/3 dai Cantoni.
 


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