Politica federale dell’innovazione: non è necessario modificare le condizioni quadro

Berna, 14.02.2018 - Il rapporto del Consiglio federale «Visione d’insieme della politica d’innovazione», approvato il 14.2.2018 in adempimento del postulato 13.3073 mette in evidenza il buon funzionamento del sistema d’innovazione svizzero e la sua capacità di raccogliere nuove sfide. La politica svizzera dell’innovazione è fortemente radicata a livello federale ed è condotta direttamente dalla Confederazione. Per il momento non è perciò necessario elaborare un masterplan o varare una legge sull’innovazione.

Il rapporto «Visione d'insieme della politica d'innovazione» della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) illustra come il panorama dell'innovazione in Svizzera costituisca un sistema complesso, storico ed equilibrato di diversi attori, istituzioni e strutture. La componente più importante è l'economia privata, che più di tutti investe nella ricerca e nella commercializzazione dei suoi risultati.

La Confederazione sostiene l'innovazione soprattutto a livello comunale, regionale e cantonale. A livello federale si limita a creare condizioni quadro favorevoli affinché questa possa svilupparsi. Promuove l'imprenditoria innovativa sostenendo e integrando gli sforzi delle altre parti interessate tramite l'Agenzia per la promozione dell'innovazione Innosuisse, la promozione della piazza economica e la propria politica a favore delle PMI. Le imprese, gli operatori dell'innovazione e i ricercatori possono usufruire anche degli strumenti europei di promozione, in particolare Orizzonte 2020, il programma quadro di ricerca e innovazione dell'UE, o l'iniziativa EUREKA che riunisce i progetti di ricerca, sviluppo e applicazione orientati al mercato.

Basandosi su lavori e studi già effettuati da diversi uffici federali, il rapporto fornisce per la prima volta una panoramica del sistema d'innovazione svizzero, le attività di promozione della Confederazione, i provvedimenti e le iniziative ad altri livelli amministrativi, l'importanza della ricerca e dell'innovazione nell'economia privata e, infine, il ruolo dei programmi internazionali per la promozione dell'innovazione. L'analisi evidenzia la grande stabilità di un sistema in grado di adeguarsi, consentendo a Comuni e Cantoni di agire con rapidità e flessibilità, un sistema vitale, in grado di regolarsi da sé e di affrontare con successo nuove sfide senza che siano necessari interventi dall'esterno.

Confrontando la realtà svizzera con quella di altri Paesi o spazi economici, il rapporto non rileva grandi differenze in termini di politica dell'innovazione. Anche la Svizzera dà molto rilievo a temi importanti per l'innovazione, come la digitalizzazione, ma senza per questo dotarsi di una strategia esplicitamente coordinata a tutti i livelli amministrativi.

Dal rapporto si evince che non sarà necessario adeguare né il sistema svizzero dell'innovazione né la relativa politica finché le strutture attuali non si dimostreranno inadeguate ad affrontare i futuri sviluppi. Dal momento che il sistema svizzero dell'innovazione è in buono stato, il Consiglio federale non ritiene necessario elaborare un masterplan per l'innovazione né varare una legge apposita.


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Daniel Egloff, responsabile Innovazione, Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione, tel. +41 58 462 84 15, daniel.egloff@sbfi.admin.ch



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