Aeroporto di Zurigo: nessun inasprimento della regolamentazione degli avvicinamenti da parte della Germania

Berna, 17.06.2005 - La Germania non intende inasprire la regolamentazione degli avvicinamenti all’aeroporto di Zurigo. È quanto ha comunicato venerdì mattina il ministro dei trasporti tedesco Manfred Stolpe al Consigliere federale Moritz Leuenberger nel corso di un colloquio telefonico. Gli incontri ministeriali sulle procedure di avvicinamento tra la Svizzera e la Germania avranno luogo come previsto. Ieri il Bundestag tedesco ha accolto una richiesta del 2003 avente come oggetto la riduzione dei voli di avvicinamento sopra il territorio della Germania meridionale. Nella sua ordinanza unilaterale, la Germania ha già ampiamente dato seguito a questa richiesta.

I punti principali oggetto della richiesta accolta dal Parlamento tedesco sono la riduzione del numero di avvicinamenti a 80'000 all’anno, un divieto di volo dalle 21.00 alle 07.00 e uno spostamento degli spazi aerei di attesa al di sopra del territorio elvetico. È stato invece respinto il punto riguardante l’affidamento del controllo dello spazio aereo sopra il territorio della Germania meridionale, svolto attualmente da Skyguide, ai servizi della navigazione aerea tedesca. La richiesta era stata presentata al Bundestag nel 2003, a seguito del rifiuto dell’accordo aereo con la Germania da parte delle Camere federali. Il Parlamento tedesco l’ha trattata ieri insieme ad una serie di altre questioni. Nel frattempo, il Governo tedesco ha già dato seguito a una parte dei punti oggetto della richiesta, inasprendo la sua ordinanza unilaterale. Un ulteriore giro di vite da parte della Germania non è quindi previsto, come ha assicurato il ministro Stolpe al Consigliere federale Leuenberger.   I colloqui sulle procedure di avvicinamento all’aeroporto di Zurigo concordati in primavera tra i due ministri dei trasporti e la regolamentazione dei servizi della sicurezza aerea sopra il territorio della Germania meridionale avranno luogo come previsto. I preparativi sono infatti in corso sia da parte svizzera che da parte tedesca.



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