Mobilità nella formazione: il Consiglio federale getta le basi per progetti pilota internazionali

Berna, 10.01.2018 - Oltre all’ormai consolidata promozione della mobilità internazionale nel campo della formazione a livello europeo, è ora prevista la possibilità di avviare in via sperimentale progetti pilota al di fuori dello spazio europeo. Il 10 gennaio 2018 il Consiglio federale ha adottato le disposizioni necessarie a questo scopo, basate sulla soluzione svizzera per la promozione della mobilità internazionale nella formazione 2018−2020, che il Parlamento ha approvato durante la sessione invernale 2017.

La base giuridica per l’attuazione dei progetti pilota internazionali è costituita dall’ordinanza sulla cooperazione internazionale in materia di educazione, formazione professionale, gioventù e mobilità (OCIFM). Questa ordinanza è stata ora completata da una normativa sperimentale della durata di tre anni che consente alla Confederazione di sostenere finanziariamente progetti pilota condotti congiuntamente da attori svizzeri del campo della formazione e partner di Paesi che non partecipano al programma europeo Erasmus+. L’obiettivo è testare nuovi modelli di finanziamento, esplorare il valore aggiunto per gli attori svizzeri delle attività di scambio e mobilità extraeuropee e acquisire elementi utili in vista della politica di finanziamento a lungo termine della Confederazione. La normativa sperimentale entra in vigore il 1° marzo 2018. La Confederazione ha incaricato l’Agenzia nazionale per gli scambi e la mobilità (Movetia) di offrire consulenza ai promotori dei progetti e sostenerli nella preparazione delle domande di finanziamento.


Indirizzo cui rivolgere domande

Jérôme Hügli, responsabile di progetto, Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), tel. +41 58 465 86 73, jerome.huegli@sbfi.admin.ch


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