Posto in consultazione il rapporto sulla politica aeronautica

Berna, 29.07.2004 - Il Dipartimento federale dell’Ambiente, dei Trasporti, dell’Energia e delle Comunicazioni (DATEC) ha posto in consultazione il progetto di rapporto sulla politica aeronautica svizzera. Il testo presenta una panoramica della politica aeronautica e una serie di nuove proposte di fondo. Le organizzazioni consultate hanno la possibilità di pronunciarsi sul testo nel quadro di tre audizioni.

In base a un postulato del Consiglio nazionale, il DATEC è stato incaricato di stendere un rapporto sulla politica aeronautica elvetica. È la prima volta, dal 1953, che in Svizzera viene presentata una panoramica completa del sistema “trasporto aereo” e dell’attuale politica aeronautica. Il documento presenta le prospettive future dell’aviazione nazionale, che fungeranno da base per il lavoro che le autorità svolgeranno tanto sul piano politico quanto su quello tecnico. Con l’avvio della consultazione presso 35 organizzazioni politiche, economiche, sociali e ambientaliste, il DATEC apre oggi un ampio dibattito sul progetto di rapporto, frutto di un’intensa collaborazione tra l’UFAC e il DATEC. Gli ambienti consultati avranno tempo fino all’inizio di settembre per presentare i propri pareri nell’ambito di una serie di audizioni. L’adozione del rapporto da parte del Consiglio federale è prevista per la fine dell’anno, la discussione in Parlamento per il 2005. 

Questi i principali temi trattati:

  • L’aviazione come sistema caratterizzato da forti interdipendenze
  • La sicurezza come priorità
  • Il principio dello sviluppo sostenibile
  • Il trasporto aereo internazionale
  • La compagnia aerea Swiss
  • Il traffico aereo interno
  • L’aviazione commerciale
  • Gli aeroporti nazionali di Zurigo, Ginevra e Basilea-Mulhouse
  • La sicurezza aerea
  • L’industria aeronautica
  • La formazione aeronautica

ll rapporto presenta una serie di considerazioni per ciascuno di questi aspetti. In relazione alla sicurezza, per esempio, la liberalizzazione del trasporto aereo rende necessario un totale ripensamento della filosofia di vigilanza. Non è ormai più scontato che l’industria aeronautica, esposta a forte concorrenza, sia in grado di garantire da sola elevati standard di sicurezza. Lo Stato è dunque sempre più spesso chiamato a svolgere un ruolo di regolatore. Per quanto riguarda il trasporto aereo, la garanzia di buoni collegamenti con i principali centri europei ed intercontinentali costituisce una condizione imprescindibile per un’economia svizzera competitiva e orientata all’estero. Il trasporto aereo non è fine a se stesso ma rappresenta un elemento centrale dell’attrattiva della piazza economica svizzera. La Confederazione deve creare condizioni quadro favorevoli per il settore aeronautico, adoperandosi in vista della conclusione di accordi sul trasporto aereo con diversi Stati e creando condizioni favorevoli per la realizzazione di efficienti infrastrutture terrestri ed aeree. Sarà tuttavia il mercato a determinare l’offerta concreta dei collegamenti aerei. La Confederazione rinuncia a intervenire direttamente in favore dell’uno o dell’altro attore di mercato in tempi economicamente difficili.

Per la Confederazione, la compagnia Swiss svolgerà anche in futuro un ruolo di primo piano nella politica aeronautica. Secondo le autorità federali, il modo più efficiente per garantire i collegamenti tra la Svizzera e i grandi centri europei ed intercontinentali è costituito da una compagnia aerea elvetica. In qualità di investitore, la Confederazione si aspetta che Swiss adotti tutte le misure necessarie per affermarsi sul mercato. L’impegno finanziario dello Stato a favore di Swiss è unico e limitato nel tempo. La vendita delle partecipazioni che la Confederazione detiene nella compagnia avverrà a tempo debito, allo scopo di condurre la compagnia verso una nuova e solida alleanza.

La Confederazione si esprime a favore di uno sviluppo degli aeroporti nazionali di Zurigo, Ginevra e  Basilea-Mulhouse orientato alla domanda. A titolo eccezionale, può tuttavia essere necessario derogare a questo principio per motivi inerenti alla protezione contro i rumori e alla tutela dell’ambiente. Nell’intento di assumere le proprie responsabilità e di difendere in modo mirato i propri interessi, le autorità federali stanno valutando la possibilità di trasferire le competenze in materia di pianificazione degli aeroporti nazionali dai Cantoni interessati alla Confederazione. A lungo termine si vaglierà l’opportunità, per la Confederazione, di assumere la piena responsabilità degli aeroporti nazionali.

La Confederazione considera l’aeroporto di Zurigo una struttura chiave. Lo scalo deve mettere a disposizione un’infrastruttura adeguata che consenta alle compagnie aeree di offrire buoni collegamenti diretti tra Zurigo e i maggiori centri europei e intercontinentali. La funzione di hub di Zurigo-Kloten non è invece considerata di importanza capitale. Dopo il fallimento della mediazione, occorre riattivare il processo di coordinamento in seno al PSIA (= Piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica). Sotto l’egida della Confederazione, si tratterà di porre il futuro esercizio dello scalo di Zurigo su una base solida e accettata da tutti. Al riguardo ci si dovrà orientare ai lavori finora svolti ed esaminare nel contempo nuove varianti per l’esercizio e le procedure di avvicinamento. Centrali, in questo contesto, sono le questioni relative alla distribuzione del rumore, alla sopravvivenza economica dell’aeroporto e alla relazioni con la Germania. Perché si possa giungere a una soluzione consensuale, la Confederazione sollecita la partecipazione di tutte le maggiori cerchie interessate al processo di coordinamento PSIA.

Il trasporto aereo costituisce un importante elemento del sistema integrato dei trasporti in Svizzera. Le linee aeree esercitate a fini commerciali fanno parte del trasporto pubblico. A giudizio della Confederazione, il servizio pubblico in campo aereo non deve essere garantito dallo Stato ma spetta al mercato determinare l’offerta. Per i collegamenti riguardanti il Cantone Ticino, tuttavia, verrà valutato il principio dei cosiddetti “oneri di servizio pubblico” sancito dall’articolo 4 del Regolamento europeo n. 2408/92, a condizione che i collegamenti non siano già garantiti dal mercato e che le regioni interessate contribuiscano finanziariamente al loro esercizio.  

Per quanto concerne la sicurezza aerea, affidata alla società Skyguide, la Confederazione ritiene particolarmente importante un servizio sicuro, di elevata qualità e a costi ragionevoli; essa auspica inoltre che il processo di integrazione dei controlli aerei civili e militari venga portato a termine rapidamente. La Confederazione intende concludere degli accordi con i Paesi limitrofi per disciplinare la fornitura dei servizi di sicurezza aerea, compreso un indennizzo adeguato. È pure prevista una partecipazione attiva al progetto «Single European Sky» lanciato dall’Ue. La Confederazione deve creare le necessarie condizioni quadro affinché, nell’ambito del progetto, Skyguide sia messa in condizione di gestire un blocco di spazio aereo sopra la Svizzera e le zone limitrofe.  

Tutti i principi guida della Confederazione descritti nel rapporto sulla politica aeronautica figurano in appendice. La versione definitiva del rapporto da sottoporre al Consiglio federale verrà messa a punto dal DATEC in base agli esiti della consultazione.



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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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