Una migliore integrazione grazie alla soppressione di oneri amministrativi
Berna, 15.11.2017 - In futuro le persone ammesse provvisoriamente potranno accedere più agevolmente a un’attività lucrativa grazie all’abolizione del contributo speciale detratto dal reddito dell’attività lucrativa. Nella seduta del 15 novembre 2017, il Consiglio federale ha approvato un primo pacchetto con le pertinenti modifiche delle ordinanze concernenti la legge federale sugli stranieri (LStr) e deciso un’entrata in vigore parziale al 1° gennaio 2018.
La modifica della legge federale del 16 dicembre 2015 sugli stranieri (LStr) rafforza la promozione dell'integrazione poiché intende sfruttare meglio il potenziale delle persone che vivono già in Svizzera, agevolandone l'accesso a un'attività lucrativa.
Per questo motivo, con la revisione dell'ordinanza, viene abrogato il contributo speciale detratto dal reddito dell'attività lucrativa. Oggigiorno le persone ammesse provvisoriamente devono versare il 10 per cento del loro salario come contributo speciale. Con l'abrogazione di tale contributo, da un canto si riducono le spese amministrative del datore di lavoro, dall'altro, diventa più interessante per le persone ammesse provvisoriamente accettare un impiego.
Ampio consenso nella procedura di consultazione
In consultazione, svoltasi da aprile ad agosto 2017, le modifiche dell'ordinanza hanno nel complesso raccolto un ampio consenso. La maggioranza dei Cantoni, delle associazioni mantello e delle cerchie interessate nonché la Conferenza dei Governi cantonali hanno accolto con favore le modifiche proposte. L'abolizione del contributo speciale sul reddito riscontra un ampio consenso poiché elimina un importante ostacolo amministrativo per i datori di lavoro in caso di assunzione di persone ammesse provvisoriamente.
Altre modifiche dell'ordinanza riguardano i programmi d'integrazione cantonali, che il Consiglio federale intende proseguire dal 2018 al 2021. Le esperienze maturate durante il periodo corrente del programma hanno evidenziato che la scelta di fissare un contributo annuo come somma forfettaria a favore dell'integrazione non ha dato buoni risultati, poiché il numero delle persone appartenenti al settore dell'asilo è soggetto a forti oscillazioni. In futuro, la Confederazione verserà ai Cantoni due volte all'anno i fondi necessari alla promozione dell'integrazione dei rifugiati riconosciuti e delle persone ammesse provvisoriamente, fondandosi, come già in passato, sul numero effettivo delle decisioni prese nel settore dell'asilo.
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