Colloqui Von Wattenwyl del 10 novembre 2017

Berna, 10.11.2017 - Il Consiglio federale in corpore ha partecipato ai colloqui Von Wattenwyl del 10 novembre 2017 con i vertici dei partiti di governo. I temi principali dei colloqui, diretti dalla presidente della Confederazione Doris Leuthard, sono stati gli obiettivi annuali del Consiglio federale per il 2018, la piazza finanziaria svizzera nel confronto internazionale e la divisione dei poteri tra Legislativo ed Esecutivo. Si è discusso anche del settore dell’asilo e dei rapporti fra la Svizzera e l’Unione europea.

Sotto la direzione della presidente della Confederazione Leuthard, il Consiglio federale ha incontrato per la quarta ed ultima volta quest'anno i vertici dei partiti di governo per i colloqui Von Wattenwyl. Una volta all'anno questi colloqui si svolgono sotto forma di una seduta speciale, alla quale il Consiglio federale partecipa in corpore.

Sguardo d'insieme e obiettivi annuali del Consiglio federale per il 2018

La presidente della Confederazione Doris Leuthard ha informato i vertici dei partiti di governo in merito agli obiettivi del Consiglio federale per il 2018. Questi ultimi seguono i tre indirizzi politici fissati per il periodo di legislatura 2015–2019, saranno presentati al Consiglio degli Stati il 30 novembre 2017 e poi pubblicati. Con i partiti il Consiglio federale ha discusso tra le altre cose delle misure di risparmio, della politica del personale della Confederazione, di agricoltura, della politica di libero scambio e della politica energetica. È stata affrontata anche la procedura da seguire in merito al Progetto fiscale 17 ed è stata sottolineata l’importanza della digitalizzazione per tutti i dipartimenti.

La piazza finanziaria svizzera nel confronto internazionale 

Il consigliere federale Ueli Maurer ha illustrato ai vertici dei partiti di governo la situazione e le prospettive della regolamentazione svizzera nel contesto internazionale affermando che la Svizzera influisce per quanto le è possibile sulla definizione degli standard internazionali e collabora attivamente negli organi internazionali allo scopo di farvi valere gli interessi del nostro Paese, di promuovere il libero accesso ai mercati e di garantire identiche condizioni di concorrenza per mezzo di un'attuazione uniforme delle norme. Ha precisat inoltre che a livello nazionale gli standard sono applicati con oculatezza e che in futuro i margini di manovra dovranno essere sfruttati con ancora maggior coerenza. Con i partiti di governo sono stati discussi i rischi di reputazione che attività di singole imprese in singoli settori comportano per il Paese. È stato trattato anche il tema della competitività della piazza finanziaria svizzera, segnatamente in relazione alle esigenze in materia di regolamentazione. Ed è stato sottolineato che per un piccolo Paese come la Svizzera il diritto internazionale rappresenta un fattore importante per garantire una concorrenza leale tra gli attori.

La divisione dei poteri tra il Legislativo e l'Esecutivo

Il Consiglio federale si è soffermato sulla divisione dei poteri tra le autorità legislative e quelle esecutive. Ritiene molto importante che questa divisione funzioni ma è del parere che il suo equilibrio sia minacciato. Ad esempio, se il diritto di veto contro le ordinanze proposto nell'iniziativa parlamentare Aeschi venisse adottato, intralcerebbe le competenze costituzionali del Consiglio federale ponendo non solo ostacoli a livello pratico ma anche creando una commistione di competenze tra il Consiglio federale e il Parlamento. Inoltre non sono ancora chiare le ripercussioni di un tale strumento sul ruolo dei Cantoni, chiamati ad applicare il diritto federale e si temono difficoltà pratiche. Molte ordinanze devono poter entrare in vigore immediatamente. I partiti di governo hanno espresso pareri divergenti su questo tema.

Altri temi

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha risposto alle domande dei partiti sugli sviluppi del dibattito tra la Svizzera e l'UE e sulle questioni istituzionali. Ha d'altronde colto l'occasione per riaffermare la volontà del Consiglio federale di proseguire sulla via bilaterale, in modo da permettere che si sviluppi e si adegui. Ha confermato inoltre che il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker renderà visita alla Svizzera a novembre. L'incontro offrirà l'opportunità di valutare sia la collaborazione tra la Svizzera e l'UE nei differenti settori sia i negoziati in corso e di definire le prossime tappe nelle relazioni tra il nostro Paese e l'Unione europea.



 



 





 


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