Rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo: decisioni di principio da parte del Consiglio federale

(Ultima modifica 09.11.2017)

Berna, 08.11.2017 - Nella sua seduta dell’8 novembre 2017 il Consiglio federale ha adottato delle decisioni di principio concernenti il rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo svizzero. La Svizzera intende acquistare nuovi aerei da combattimento e un nuovo sistema per la difesa terra-aria. L’investimento ammonterà a 8 miliardi di franchi al massimo. Per questo e altri investimenti, dal 2021 il budget dell’esercito aumenterà annualmente dell’1,4 per cento. Il Consiglio federale ha incaricato il DDPS di elaborare entro febbraio 2018 delle varianti per possibili progetti. Saranno valutate diverse possibilità: una decisione programmatica, la revisione della legge militare, la via ordinaria tramite messaggio sull’esercito e altre ancora.

A medio termine i mezzi attuali per la protezione dello spazio aereo giungeranno al termine della loro durata di utilizzazione. I 30 aerei da combattimento del tipo F/A-18 possono essere impiegati ancora fino al 2030. I 53 F-5 Tiger non sono più idonei all’impiego e solo 26 volano ancora regolarmente. Anche i sistemi della difesa terra-aria raggiungeranno il termine della loro durata di utilizzazione al più tardi nel 2025.

La protezione dello spazio aereo è indispensabile

Per il Consiglio federale è chiaro che per proteggere lo spazio aereo in modo efficace saranno necessari anche in futuro sia aerei da combattimento sia mezzi di difesa terra-aria. Senza difesa aerea, in caso di conflitto armato la popolazione sarebbe totalmente esposta agli attacchi e anche le truppe a terra non potrebbero essere impiegate in modo efficace. Rinunciare al rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo non è quindi un’opzione per il Consiglio federale. Gli aerei da combattimento non possono essere sostituiti da droni, elicotteri, velivoli d’allenamento o altri mezzi ‒ questo vale anche per il servizio di polizia aerea.

Esigenze in materia di politica di sicurezza e costi sostenibili

Il Consiglio federale ha deciso di investire 8 miliardi di franchi al massimo per i nuovi mezzi per la protezione dello spazio aereo. Con questo quadro finanziario è possibile ottenere l’efficienza auspicata e soddisfare le esigenze in materia di politica di sicurezza. Nel contempo i costi si situano entro limiti che il Consiglio federale ritiene sostenibili e finanziabili.

Incremento del budget dell’esercito

Oltre al rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo, nel prossimo decennio saranno necessari ulteriori investimenti, ad esempio per la sostituzione dei sistemi d’arma principali delle truppe di terra che presto giungeranno anch’essi al termine della loro durata di utilizzazione. Nel quadro dei programmi d’armamento, tra il 2023 e il 2032 saranno complessivamente necessari investimenti fino a 15‒16 miliardi di franchi. Con l’attuale budget annuale di circa 5 miliardi di franchi l’esercito può impiegare 1 miliardo di franchi l’anno per i programmi d’armamento.

Per poter finanziare gli investimenti necessari, nei prossimi anni il Consiglio federale intende aumentare costantemente il limite di spesa dell’esercito. Al budget dell’esercito dovrà essere concesso un tasso di crescita pari all’1,4 per cento l’anno. Inoltre, l’esercito dovrà stabilizzare le uscite per l’esercizio affinché tale aumento sia a disposizione in prevalenza per gli investimenti per l’armamento.

Trasparenza per quanto riguarda gli affari di compensazione

Il Consiglio federale è fedele al principio secondo il quale i fornitori esteri devono compensare al 100 per cento il prezzo d’acquisto mediante l’assegnazione di mandati in Svizzera. Ciò porta ulteriori commesse all’economia svizzera, crea posti di lavoro e assicura alle aziende svizzere l’accesso a tecnologie di punta. Per quanto riguarda l’attuazione degli affari di compensazione si punterà alla massima trasparenza. Ciò include anche un registro che annovera tutte le aziende svizzere che hanno ottenuto mandati superiori ad esempio a 100 000 franchi; tali mandati sono conteggiati negli impegni in materia di compensazione.

Prossimi sviluppi

Il Consiglio federale ha incaricato il DDPS di elaborare entro fine febbraio 2018 delle varianti per possibili progetti. Saranno valutate diverse possibilità: una cosiddetta decisione programmatica (secondo l’articolo 28 capoversi 2 e 3 della legge sul parlamento) stabilirebbe lo scopo del rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo, la conseguente indispensabile combinazione tra aerei da combattimento e mezzi di difesa terra-aria nonché un limite di spesa di 8 miliardi di franchi. Inoltre sarebbe soggetta a referendum. Un’altra possibilità sarebbe la revisione della legge militare alla quale sarebbe aggiunto un nuovo articolo concernente la protezione dello spazio aereo e i mezzi necessari a tal fine. Anche quest’ultima sarebbe soggetta a referendum. Saranno anche valutate la via ordinaria per progetti d’armamento tramite messaggio sull’esercito e altre possibilità.

Nel quadro dell’acquisto di nuovi aerei da combattimento, nel corso del prossimo anno il DDPS invierà richieste d’offerta ai produttori Airbus, Boeing, Dassault, Lockheed-Martin e Saab. Dopo un’eventuale votazione referendaria, probabilmente nel 2020 il Consiglio federale potrà scegliere un tipo di velivolo. A partire dal 2025 saranno consegnati i nuovi aerei da combattimento. Parallelamente avranno luogo la valutazione e l’acquisto di un sistema per la difesa terra-aria a lunga gittata.


Correzione: In occasione della pubblicazione della comunicazione per i media, nel capoverso «Trasparenza per quanto riguarda gli affari di compensazione» è stata erroneamente omessa l’indicazione che il valore minimo applicabile di 100 000 franchi era soltanto a puro titolo di esempio. Tale valore non è ancora stato stabilito.


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