Il Comitato esecutivo del corridoio per il traffico merci Reno-Alpi intende rafforzare la cooperazione internazionale

Berna, 13.10.2017 - I rappresentanti dei ministeri dei trasporti di Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svizzera e Italia in seno al Comitato esecutivo del corridoio per il traffico merci Reno-Alpi hanno deciso di analizzare in modo critico l'interruzione della tratta presso Rastatt. Per il Comitato esecutivo è essenziale che gli organi esistenti sfruttino meglio le possibilità a loro disposizione per assicurare modalità coordinate a livello internazionale, atte a gestire eventi quali l'interruzione della ferrovia della valle del Reno.

Durante una riunione straordinaria tenutasi a Gallarate (Italia), il Comitato esecutivo del corridoio per il traffico merci Reno-Alpi ha esaminato le conseguenze per il traffico merci internazionale dell'interruzione, durata sette settimane, della ferrovia della valle del Reno. Il Comitato ha deciso di svolgere un'analisi approfondita di quanto accaduto e di rafforzare l'intero sistema del traffico merci su rotaia in vista di eventuali altri eventi, rivolgendo particolare attenzione alla definizione vincolante di tratte alternative con sufficienti capacità.

Un punto importante trattato durante l'incontro riguarda i deficit organizzativi emersi in sede di eliminazione del blocco della tratta summenzionata e di gestione della crisi durante il blocco. Secondo il Comitato esecutivo, un problema con effetti così incisivi a livello internazionale può essere risolto soltanto con una cooperazione transnazionale. Per attuarla è già presente la necessaria struttura organizzativa, ossia gli organi dei corridoi europei per il trasporto ferroviario delle merci (Comitato esecutivo e Comitato di gestione). Sfruttando meglio le loro competenze, si dovrà assicurare sul piano operativo che in caso di altri eventi simili gli effetti siano per quanto possibile limitati grazie all'adozione di misure immediate e a una chiara ripartizione dei compiti.

Dal punto di vista della Svizzera, in caso di futuri eventi le esigenze del traffico merci internazionale su rotaia devono essere considerate prioritarie ai fini del ripristino. Occorre assicurare in tempi rapidi sufficienti tracce alternative di qualità adeguata (p.es. riguardo alla lunghezza dei treni merci). Inoltre, va esaminata la possibilità di dare temporaneamente la precedenza al traffico merci rispetto al traffico viaggiatori sulle tratte alternative. In tal modo potrà essere migliorato il funzionamento della rete ferroviaria europea e del traffico merci.

Il Comitato esecutivo è composto dai rappresentanti dei ministeri dei trasporti dei Paesi attraversati dal corridoio; per la Svizzera era presente il Direttore supplente dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT), Pierre-André Meyrat. L'11 e il 12 dicembre 2017 il Comitato esecutivo dedicherà un'altra seduta alle conseguenze dell'interruzione della tratta presso Rastatt.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale dei trasporti
Servizio stampa
+41 (0)58 462 36 43
presse@bav.admin.ch


Pubblicato da

Ufficio federale dei trasporti
https://www.bav.admin.ch/bav/it/home.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-68411.html