La digitalizzazione influenza lo sviluppo territoriale sotto diversi aspetti

Ittigen, 10.10.2017 - Nessun altro sviluppo sta attualmente caratterizzando la nostra società tanto quanto la digitalizzazione. La megatendenza della digitalizzazione influisce sempre di più sulla pianificazione del territorio. Il nuovo numero del «Forum Sviluppo territoriale» esamina in che modo la digitalizzazione e in particolare l'utilizzo di geodati può rafforzare lo sviluppo territoriale e dove invece si possono nascondere delle insidie.

Che si tratti di mobilità, lavoro, tempo libero, beni di consumo o abitazioni, ormai non esiste più nessun ambito della nostra vita che non sia stato trasformato dalla digitalizzazione. Anche l'utilizzazione del terrritorio, in modo inaspettato e sorprendente, è sempre più influenzata da questa tendenza: è quanto rileva il nuovo numero del bollettino «Forum Sviluppo territoriale» dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Nell'articolo di fondo, Dirk Engelke, Professore di sviluppo territoriale all'Alta scuola tecnica di Rapperswil, giunge alla conclusione che la digitalizzazione e i progressi tecnologici possono modificare le nostre città. L'interrelazione, l'autonomia parziale e la decentralizzazione offrono ai cittadini l'opportunità di far parte di un servizio pubblico più esteso. La digitalizzazione della pianificazione del territorio presuppone tuttavia molto know-how, avverte Engelke rivolgendosi alle scuole superiori affinché la integrino nella formazione e nella formazione continua, rafforzando pure nella giusta misura la competenza nell'ambito della geoinformazione.

In che modo il tema venga trattato in modo pratico, ad esempio al Politecnico federale (PF) di Zurigo, viene spiegato nell'intervista con Adrienne Grêt-Regamey. La professoressa all'Istituto per lo sviluppo del territorio e del paesaggio (IRL) del PF di Zurigo sfrutta per i suoi progetti i più svariati strumenti, facendo capo alla geoinformazione, al fine di giungere alle migliori soluzioni possibili in materia di pianificazione territoriale. Ciò che per gli esperti affermati sono in parte nuovi mondi, per gli attuali studenti nativi digitali risulta invece molto più facile: «da giovani hanno già imparato a costruire paesaggi propri e virtuali con giochi come Minecraft», ha affermato Grêt-Regamey. I modelli basati sui geodati risultano molto utili anche nei processi di partecipazione. Non bisogna tuttavia pretendere troppo dai diretti interessati, il numero degli indicatori da considerare va limitato e occorre essere consapevoli del fatto che già un setting di una tale partecipazione può influenzare il risultato.

In modo pratico lavora anche Peter Zeile, responsabile di un gruppo di ricerca presso il Karlsruher Institut für Technologie (KIT). Per identificare, ad esempio, hotspot urbani per ciclisti, vale a dire punti nevralgici pericolosi nel contesto urbano, oltre a orari e geocoordinate i volontari rilevano anche parametri come la «temperatura della pelle» e la «conduttività della pelle». Se durante il tragitto un volontario inizia a sudare freddo a seguito dell'agitazione dovuta al grave pericolo che sta correndo nel traffico, questa informazione viene registrata e i pianificatori del traffico possono di conseguenza controllare questo punto nevralgico e, se del caso, decidere un intervento pianificatorio di miglioramento.

La digitalizzazione può avere anche un valore estetico, come dimostrato da Barbara Hahn e Christine Zimmermann, attive nella comunicazione e nella rappresentazione grafica delle informazioni. Tramite le loro analisi visive, esplorano il carattere di strade e quartieri evidenziando il grado di frequenza delle varie fermate dei tram, oppure rappresentando graficamente dove e quale tipo di piante crescono nonché qual è la loro età. Il metodo permette di studiare gli spazi pubblici sotto una nuova veste nonché di migliorare i processi di valutazione nella pianificazione territoriale, nell'architettura e nell'urbanistica.

I dati sono una base importante anche per i media attuali, a maggior ragione se possono essere trattati digitalmente. Un reportage realizzato presso un team di tre giornalitsti di dati alla Radiotelevisione della Svizzera tedesca (SRF) mostra come tematiche anche piuttosto noiose possono essere rielaborate in maniera sorprendente se i numerosi dati accessibili al pubblico confluiscono in cartine tematiche oppure se un testo disponibile online viene configurato grosso modo con dati personalizzati.

Il Forum Sviluppo territoriale n. 2/17 «Digitalizzazione nello sviluppo territoriale: l'utilità della geoinformazione per la pianificazione» può essere ordinato per iscritto a UFCL, 3003 Berna, al prezzo di fr. 10.25 IVA inclusa (abbonamento annuale: fr. 30.70 IVA inclusa). La pubblicazione è disponibile anche in formato pdf all’indirizzo www.are.admin.ch. La riproduzione di singoli articoli è ammessa solo dietro citazione della fonte.


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