Aumento dei contingenti 2018 per i lavoratori provenienti da Paesi terzi e per i fornitori di servizi dagli Stati membri dell’UE/AELS

Berna, 29.09.2017 - Anche nel 2018 l’economia svizzera deve essere in grado di assumere la necessaria manodopera specializzata. Per questo motivo nella sua seduta del 29 settembre 2017 il Consiglio federale ha preso una decisione di principio riguardo alla definizione dei tetti massimi per i lavoratori qualificati provenienti da Paesi al di fuori dell’UE/AELS. I tetti massimi 2018 di determinate categorie saranno aumentati. In questo modo il Consiglio federale dà seguito al costante bisogno di specialisti provenienti da Stati terzi e alle esigenze dell’economia. Entro la fine di novembre il DFGP elaborerà la pertinente revisione dell’ordinanza sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa (OASA).

In aggiunta a quanto stabilito nell'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'UE/AELS, anche l'anno prossimo l'imprenditoria svizzera dovrà poter assumere la manodopera specializzata necessaria da Paesi non membri dell'UE/AELS. Il Consiglio federale si espresso a favore di un aumento parziale dei tetti massimi 2018, tenendo conto sia del costante bisogno dell'economia di specialisti provenienti da Stati terzi sia dei risultati della procedura di consultazione dei Cantoni e delle parti sociali.

Sebbene i contingenti 2017 siano stati aumentati di 1000 permessi, in particolare la situazione dei permessi di dimora (B) e di quelli rilasciati ai fornitori di servizi dall'EU/AELS rimane tesa. L'anno prossimo sarà possibile assumere complessivamente 8000 (+500) specialisti provenienti da Stati terzi cui verranno concessi 3500 permessi di dimora (B) (+500) e 4500 permessi di soggiorno di breve durata (L). I 500 permessi aggiuntivi confluiranno nella riserva federale che coprirà, su richiesta, le esigenze supplementari dei Cantoni.

Contingenti per i fornitori di servizi dell'UE/AELS

Il Consiglio federale ha anche discusso dei tetti massimi relativi ai fornitori di servizi provenienti dall'UE/AELS con una durata d'impiego di oltre 90 o 120 giorni all'anno. In seguito all'esaurimento regolare e tempestivo dei contingenti e tenendo conto degli interessi economici della Svizzera, il Consiglio federale si esprime a favore di un aumento dei tetti massimi che equivarranno ai livelli del 2014. Per il 2018 sono quindi stabiliti 3000 permessi di soggiorno di breve durata (L) e 500 permessi di dimora (B). I permessi continueranno ad essere assegnati trimestralmente.

L'obbligo di annuncio per le professioni che registrano un tasso di disoccupazione superiore alla media, deciso dal Parlamento, costituisce uno strumento nuovo per regolare, a partire dal 2018, la migrazione soprattutto nei settori poco strutturati. L'ammissione di lavoratori proveniente da Stati terzi continua a essere autorizzata in funzione degli interessi globali dell'economia svizzera e contribuisce a garantire posti di lavoro in Svizzera. La priorità della manodopera residente è garantita. L'ammissione continua ad essere complementare all'immigrazione proveniente dagli Stati UE/AELS.

Entro la fine di novembre il DFGP procederà ai lavori necessari per la revisione dell'OASA e la sottoporrà al Consiglio federale per decisione finale.


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