20 anni di consulenza per il ritorno e aiuto al ritorno per richiedenti l’asilo – la storia di un successo

Berna-Wabern, 14.09.2017 - Dal 1997 circa 90 000 richiedenti l’asilo sono tornati volontariamente in patria nel quadro di un programma di aiuto al ritorno. Al centro di questi programmi vi è la consulenza per il ritorno, volta ad agevolare il reinserimento nel Paese d’origine. La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha reso omaggio a questo importante ed efficace strumento della politica svizzera in materia di ritorno in un discorso tenuto in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario della consulenza per il ritorno e dell’aiuto al ritorno organizzata dalla Segreteria di Stato della migrazione per i consultori cantonali in materia di ritorno e diverse organizzazioni partner.

Nel suo discorso la consigliera federale Sommaruga ha evidenziato come l’aiuto al ritorno consenta ai richiedenti l’asilo un ritorno dignitoso nella loro patria e riunisca gli interessi dei migranti e quelli della Svizzera. L’elemento centrale dell’aiuto al ritorno svizzero è la consulenza per il ritorno. Da ormai 20 anni i consulenti cercano di definire con i diretti interessati, nel quadro di colloqui personali, i bisogni individuali dei richiedenti l’asilo. Spesso il ritorno è preceduto da un difficile processo durante il quale i richiedenti devono rinunciare alla speranza di rimanere in Svizzera. La consulenza per il ritorno contribuisce in maniera essenziale a questo cambiamento di prospettiva.

Con la consulenza per il ritorno e l’aiuto al ritorno ci si propone di incoraggiare i richiedenti l’asilo a tornare volontariamente e durevolmente nel loro Paese d’origine. I richiedenti l’asilo hanno accesso all’aiuto al ritorno durante la procedura d’asilo, sia nei centri della Confederazione sia nei consultori cantonali per il ritorno. È particolarmente importante incoraggiare il ritorno volontario dei richiedenti l’asilo che hanno scarse opportunità di ottenere l’asilo, così da evitare per quanto possibile il rimpatrio coatto. Dal 2019, nel quadro delle procedure d’asilo celeri nei centri della Confederazione, la consulenza per il ritorno sarà ulteriormente intensificata.

L’aiuto al ritorno: uno strumento efficace della politica in materia di ritorno

Dal 1997 oltre 90 000 richiedenti l’asilo sono tornati volontariamente in patria muniti di un aiuto al ritorno – perlopiù nel Kosovo (ca. 40 000 persone) e in Bosnia e Erzegovina (10 000 persone). Negli ultimi cinque anni 230 persone in media sono tornate ogni mese in oltre 60 Paesi munite di un aiuto al ritorno. Nella maggior parte dei Paesi d’origine l’aiuto al ritorno è versato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Grazie alle prestazioni individuali versate in funzione dei bisogni, in vista dell’integrazione professionale o per altri scopi, le persone interessate hanno migliori opportunità di reintegrarsi durevolmente nel loro Paese d’origine. Senza quest’offerta si avrebbe un numero nettamente più elevato di richiedenti l’asilo respinti che ricorrerebbero al soccorso d’emergenza nel nostro Paese, con conseguenti costi maggiori per il soggiorno e per l’eventuale rimpatrio coatto di queste persone.


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Daniel Bach, Segreteria di Stato della migrazione, T +41 58 469 07 99


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