Svizzera e Austria intensificano la cooperazione nell’ambito del servizio di polizia aerea

Berna, 06.09.2017 - La Svizzera e l’Austria intendono intensificare la cooperazione in materia di sicurezza aerea transfrontaliera contro le minacce aeree non militari. Nella sua seduta del 6 settembre 2017 il Consiglio federale ha approvato un nuovo accordo in materia di polizia aerea e ha trasmesso il relativo messaggio al Parlamento. Il Consiglio federale ha autorizzato il capo del DDPS a firmare l’accordo su riserva di ratifica da parte del Parlamento.

Affinché le Forze aeree svizzere possano adempiere in modo efficiente il servizio di polizia aerea, devono poter intervenire già dai confini nazionali. La cooperazione con gli Stati limitrofi è quindi indispensabile. Questa cooperazione avviene già oggi sulla base di accordi internazionali con Germania, Francia, Italia e Austria.

A differenza degli accordi con gli altri Stati limitrofi, l’accordo vigente con l’Austria si limita allo scambio di dati sulla situazione aerea e non permette impieghi aerei trasfrontalieri. Questa restrizione ostacola notevolmente un servizio di polizia aerea efficace. In occasione di manifestazioni quali il World Economic Forum (WEF), quando lo spazio aereo è limitato da entrambe le parti, la mancanza di un servizio di polizia aerea trasfrontaliero si ripercuote in modo particolarmente negativo.

Permettere gli impieghi trasfrontalieri

Con il nuovo accordo sulla cooperazione in materia di sicurezza aerea transfrontaliera contro le minacce aeree non militari, il Consiglio federale intende colmare questa lacuna a livello di sicurezza. Il nuovo accordo pone la cooperazione trasfrontaliera con l’Austria nell’ambito del servizio di polizia aerea a un livello paragonabile agli accordi con gli altri Stati limitrofi. Le Forze aeree dei due Paesi avranno la possibilità di avviare misure sul territorio dell’altro Stato e di accompagnare i velivoli oltre i confini nello spazio aereo dell’altro Stato fino all’avvicendamento con le altre Forze aeree. Un impiego delle armi quale ultimo ricorso per imporre misure di polizia aerea può avvenire soltanto con aerei propri sul proprio territorio statale.

Il Consiglio federale ha autorizzato il consigliere federale Guy Parmelin, capo del DDPS, a firmare il nuovo accordo negoziato con l’Austria. Le Camere federali ratificheranno l’accordo presumibilmente nella sessione invernale 2017 o in quella primaverile 2018.


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