Innovazione contro la povertà attraverso offerte garantite nel tempo

Berna, 04.09.2017 - In Svizzera, sono più di uno su sei i bambini e i giovani considerati a rischio di povertà. Per garantire la loro integrazione sociale e professionale è importante agire sin dalla più tenera età. Inoltre occorre che le varie misure siano coordinate tra loro e garantite nel tempo, dalla prima infanzia fino all’età adulta, il che richiede una buona collaborazione tra i diversi attori interessati. La volontà di garantire nel tempo una serie di offerte ha fatto da filo conduttore di un convegno organizzato dal Programma nazionale contro la povertà, svoltosi il 4 settembre 2017 ad Aarau.

La formazione è uno dei fattori chiave della partecipazione alla vita sociale e professionale, poiché rafforza le pari opportunità e contribuisce a prevenire la povertà. I bambini che nascono e crescono in un contesto socialmente svantaggiato non iniziano il proprio percorso scolastico e professionale con le stesse opportunità degli altri, bensì con un rischio più elevato di rimanere o ritrovarsi in condizioni di povertà. È pertanto fondamentale sviluppare e mettere a disposizione, il più presto possibile, offerte che consentano loro di aumentare il proprio potenziale e raggiungere un livello di formazione più elevato.

Per rendere più efficace la prevenzione della povertà, è necessario uno stretto coordinamento delle offerte di formazione e sostegno: rafforzarne la coerenza e continuità permette di garantire possibilità di sostegno in tutte le fasi della vita. Determinate fasi di transizione, più delicate per via dei cambiamenti che comportano, vanno considerate con particolare attenzione. Al momento della nascita di un bambino, del suo ingresso a scuola o, più tardi, nel mondo del lavoro, è particolarmente importante rafforzare la continuità delle misure e la collaborazione dei principali attori del settore della formazione. Questo è uno dei fattori d’innovazione dei progetti presentati in occasione del convegno.

A titolo esemplificativo, si può menzionare il progetto «Gemeinden als strategische Plattform und Netzwerker im Bereich der frühen Förderung», promosso dall’Associazione dei comuni svizzeri e l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, in stretta collaborazione con l’Unione delle città svizzere. Destinato ai comuni di piccole e medie dimensioni che intendono sviluppare misure di sostegno alla prima infanzia, il progetto si prefigge di mettere a disposizione conoscenze sul sostegno per i bambini di famiglie socialmente svantaggiate e di coadiuvare i comuni destinatari nello sviluppo e nell’attuazione di strategie in questo ambito.

l progetto pilota «Scène Active», dell’associazione ginevrina ACCROCHE, interviene a sua volta nella delicata fase della scelta della professione. Esso propone un nuovo modo per sostenere i giovani che hanno abbandonato la scuola o interrotto un tirocinio facendoli recitare per motivarli. I giovani possono così impiegare le proprie risorse e trovare in loro stessi i mezzi per ricominciare una formazione o entrare nel mondo del lavoro.

l convegno ha permesso di presentare una ventina di progetti innovativi di Cantoni, Città, Comuni e ONG a un pubblico di circa 140 specialisti attivi negli ambiti del sostegno alla prima infanzia, della scuola, dell’ingresso nel mondo del lavoro e della qualificazione degli adulti. Gran parte di questi progetti esemplari ha messo in luce le potenziali strategie per migliorare il coordinamento e la collaborazione tra i diversi attori nell’ottica di rendere più efficace la prevenzione della povertà.

Il Programma nazionale di prevenzione e lotta contro la povertà intende rafforzare l’efficacia delle misure esistenti in questo campo e migliorarne il coordinamento. Esso si prefigge principalmente di favorire lo scambio di esperienze tra gli specialisti e fornire informazioni. Di durata limitata a cinque anni (dal 2014 al 2018), è sostenuto da Confederazione, Cantoni, Città e Comuni nonché da organizzazioni della società civile.


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