La Svizzera continua a impegnarsi nella lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria

Berna, 23.08.2017 - Il Consiglio federale ha approvato un contributo di 57 milioni di franchi per il periodo 2017-2019 destinato al Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria (GFATM). Oltre che Paese ospite e cofondatore, la Svizzera è anche un partner importante del Fondo globale sin dalla sua fondazione nel 2002. Negli ultimi quindici anni questa istituzione ha contribuito a salvare milioni di vite, facendo grandi progressi nella lotta contro queste malattie, le quali tuttavia continuano a rappresentare un grave problema nell’ambito della sanità pubblica nei Paesi a medio e basso reddito. Nell’Africa subsahariana, ogni anno si riescono a prevenire milioni di decessi.

Il Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria (GFATM), istituito in seguito all’inclusione di queste tre malattie tra gli Obiettivi di sviluppo del millennio, ha permesso di compiere grandi progressi. Grazie ai programmi sostenuti dal GFATM è stato infatti possibile salvare 20 milioni di vite. Dal 2002 il numero delle persone che muoiono di AIDS, tubercolosi e malaria è sceso di un terzo e solo tra il 2012 e il 2015 sono stati evitati 146 milioni di casi di nuove infezioni.

Malgrado gli evidenti progressi, le pandemie continuano però a rappresentare un grave problema nell’ambito della sanità pubblica nei Paesi a medio e basso reddito; specialmente nell’Africa subsahariana, dove ostacolano notevolmente lo sviluppo sociale ed economico. Per garantire la continuità della lotta contro queste malattie e debellarle è stato introdotto un sotto-obiettivo specifico all’interno del terzo Obiettivo di sviluppo sostenibile: «garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età». Oggi il Fondo globale è uno degli strumenti principali di finanziamento per raggiungere il citato sotto-obiettivo.

Nell’ambito della sua nuova strategia per il periodo 2017-2022, «Investire per porre fine alle epidemie», il Fondo globale intende sopprimere il carattere epidemico dell’AIDS, della tubercolosi e della malaria. Uno sforzo che va letto in stretta relazione con gli impegni presi per eliminare la povertà estrema, emancipare le donne e le ragazze, migliorare l’accesso all’istruzione, combattere i cambiamenti climatici e promuovere una crescita economica inclusiva. La strategia del Fondo globale è dunque in perfetta sintonia con gli obiettivi della politica estera della Svizzera in materia di salute e, in particolare, con quelli relativi al controllo delle malattie infettive, al potenziamento dei sistemi sanitari e alla Ginevra internazionale.

Il Fondo globale è uno strumento efficace e indispensabile nella lotta a queste tre malattie trasmissibili che, ogni anno, causano la morte prematura di 2,6 milioni di persone, di cui la maggior parte donne e bambini, e compromettono gravemente lo sviluppo dei Paesi più colpiti. Il Fondo globale ha dimostrato di saper produrre risultati notevoli ed è stato in grado, nei suoi quindici anni di attività, di salvare un numero eccezionale di vite umane.

Conformemente alla decisione presa questo 23 agosto 2017, il Consiglio federale assegna al Fondo globale un contributo di 57 milioni di franchi per il periodo 2017-2020, il che rappresenta una diminuzione di 3 milioni di franchi rispetto all’ultimo periodo di finanziamento. Il contributo si inserisce nell’ambito della revisione del bilancio della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC).


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