Proiezione per il 2017: le entrate e le uscite migliorano dello 0,5 per cento rispetto al preventivo

Berna, 16.08.2017 - Per il 2017 la Confederazione si attende un’eccedenza di quasi 500 milioni di franchi nel bilancio ordinario. Il preventivo prevedeva un deficit di 250 milioni. Questa differenza è dovuta a maggiori entrate (+0,4 mia.), in particolare a quelle provenienti dalla distribuzione dell’utile della Banca nazionale svizzera (BNS), e a minori uscite grazie alla disciplina budgetaria (-0,4 mia.)

Secondo l’attuale proiezione, di cui il Consiglio federale ha preso atto nella sua seduta del 16 agosto 2017, il conto di finanziamento ordinario 2017 chiuderà con un’eccedenza delle entrate di 0,5 miliardi, ovvero con un risultato di 0,7 miliardi migliore rispetto a quanto preventivato. Il maggiore fabbisogno di crediti aggiuntivi e di sorpassi di credito (0,7 mia.) è compensato da entrate più elevate (0,4 mia.) e da residui di credito (1,1 mia.).

La proiezione è una stima ed è quindi legata a grandi incertezze. È basata sui dati disponibili a fine giugno.

Maggiore distribuzione dell’utile della BNS

L’aumento delle entrate è essenzialmente riconducibile alla maggiore distribuzione dell’utile della Banca nazionale svizzera (BNS). La quota della Confederazione è infatti risultata di 243 milioni superiore all’importo preventivato (333 mio.).

Per quanto concerne le entrate fiscali, le correzioni delle stime si compensano pressappoco. Il prodotto dell’imposta federale diretta dovrebbe superare di 0,6 miliardi i valori di preventivo. Il risultato del 2016 è stato migliore rispetto a quello previsto per il 2017. Le entrate dell’imposta sul valore aggiunto sono tuttavia risultate inferiori al valore preventivato (-0,4 mia.) poiché il prodotto interno lordo (PIL) ha registrato un aumento inferiore alle attese. A ciò si aggiunge ora lo storno a fine anno di crediti in sofferenza. La nuova prassi contabile non ha incidenza sul bilancio poiché le perdite su debitori diminuiscono nella stessa misura.

Minori uscite grazie alla disciplina budgetaria

Nelle uscite ordinarie si profila una diminuzione di 0,4 miliardi (-0,5 %) rispetto ai valori del preventivo. Gli aumenti di credito (0,7 mia.) dovrebbero essere controbilanciati da residui di credito di 1,1 miliardi. Con un valore pari all’1,6 per cento dei crediti a preventivo, la stima dei residui di credito è nettamente al di sotto del livello degli ultimi dieci anni (3,6 %).

Gli avanzi rispetto al preventivo sono principalmente da ricondurre a perdite su debitori in ambito di imposta sul valore aggiunto (-105 mio.; nuova contabilizzazione di crediti in sofferenza), alle prestazioni della Confederazione a favore dell’AI (-50 mio.) e alla percentuale IVA a favore dell’AVS (-29 mio.). A seguito della ripartizione degli aggi su tutta la durata dei prestiti, la stima degli interessi passivi è diventata più precisa (contabilizzazione secondo il principio della conformità temporale dal 2017). I residui di credito degli interessi passivi ammontano quindi attualmente a soli 19 milioni.

Entrate straordinarie supplementari

Mentre nel preventivo non era iscritta nessuna entrata straordinaria, attualmente per il 2017 si prevedono maggiori entrate di 189 milioni, risultanti dalla liquidazione concordataria di Swissair (78 mio.), dalla confisca di utili da parte della FINMA presso diverse banche (12 mio.) e dalle multe comminate dalla Commissione della concorrenza a diversi istituti bancari per manipolazione del mercato (99 mio.).

Comunicazione al Parlamento

La legge sul Parlamento prevede che entro il 30 giugno e il 30 settembre il Consiglio federale effettui un calcolo approssimativo del risultato prevedibile dell’esercizio e che ne riferisca al Parlamento. La nota informativa destinata alle Commissioni delle finanze è disponibile in allegato.


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