Il Consiglio federale intende agevolare il rafforzamento del capitale proprio delle banche

Berna, 09.06.2017 - Nella sua seduta del 9 giugno 2017, il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione concernente la legge federale sul calcolo della deduzione per partecipazioni relative a strumenti «too big to fail» (TBTF). Per agevolare il rafforzamento del capitale proprio delle banche, tale legge intende impedire un aumento dell’onere fiscale a seguito dell’emissione di alcuni strumenti finanziari.

Il Consiglio federale propone di eliminare gli effetti negativi che gli strumenti TBTF (vedi riquadro) hanno sulla deduzione per partecipazioni nell’ambito dell’imposta sull’utile. A tal fine, è necessario che gli interessi versati agli investitori e il trasferimento (iscritto a bilancio) delle risorse provenienti dagli strumenti TBTF siano esclusi dal calcolo della deduzione per partecipazioni.

L’obiettivo della legge è di impedire che l’onere fiscale delle società madri di banche aumenti in caso di emissione di strumenti TBTF (CoCos, obbligazioni write-off e obbligazioni bail-in). Un esonero dall’imposta preventiva e dalle tasse di bollo è già in vigore per questi strumenti. La novità prevista estende l’esonero all’imposta sull’utile e rafforza la base di capitale proprio delle banche.

Le società madri di tutte le banche attive in Svizzera possono beneficiare di questa novità a condizione che l’emissione di strumenti TBTF sia approvata dalla FINMA. Si garantisce così un’accelerazione del rafforzamento del capitale proprio e un aumento della stabilità della piazza finanziaria svizzera.

Ripercussioni finanziarie

A lungo termine, l’aumento dell’imposta sull’utile in assenza di adeguamenti legislativi porterebbe nell’ambito dell’imposta federale diretta e delle imposte cantonali a maggiori entrate annue pari a diverse centinaia di milioni di franchi. La novità proposta ha come effetto di eliminare le entrate supplementari potenziali.

L’emissione di strumenti TBTF riduce la deduzione per partecipazioni

La deduzione per partecipazioni rappresenta uno strumento dell’imposta sull’utile che impedisce le doppie imposizioni o addirittura le imposizioni multiple all’interno dello stesso gruppo. Sotto il profilo fiscale, le imprese possono dedurre i ricavi da partecipazioni (ad es. dividendi delle filiali).

Se una banca emette strumenti TBTF a livello della società madre, come lo richiede il diritto in materia di vigilanza, due effetti influiscono sulla deduzione per partecipazioni e quindi sull’onere fiscale dei ricavi da partecipazioni:

da un lato, la banca versa interessi sugli strumenti TBTF ai finanziatori. Ciò aumenta i costi di finanziamento;

dall’altro, la banca trasferisce il capitale di terzi così riscosso alle filiali. Ciò aumenta il bilancio della società madre.

In mancanza di correzioni, le norme in materia di vigilanza che si applicano agli strumenti TBTF (obbligo di emettere strumenti TBTF e obbligo di emetterli a livello di società madre) determinano un aumento dell’onere fiscale, il che frena il rafforzamento del capitale proprio e si contrappone agli obiettivi della legislazione TBTF.


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