Ottimizzazione della formazione di guida per giovani conducenti più sicuri

Berna, 28.04.2017 - In futuro, i neopatentati che si troveranno per la prima volta da soli al volante avranno più esperienza pratica rispetto a oggi. È questo l’obiettivo del pacchetto di revisione della formazione di guida posto in consultazione dal Consiglio federale nella seduta del 26 aprile 2017. Oltre a miglioramenti di tipo qualitativo, vengono proposti snellimenti amministrativi e un alleggerimento dei costi complessivi per gli aspiranti conducenti.

I giovani conducenti freschi di patente sono coinvolti in incidenti con una frequenza superiore alla media. A questo si aggiungono dinamiche di sinistri sempre più complesse. Per tali ragioni nel 2005 l’Assemblea federale ha introdotto la formazione in due fasi: la prima consiste nell’acquisizione delle competenze teoriche e pratiche fino all’esame di guida, mentre la seconda coincide con il periodo di prova di tre anni successivo all’ottenimento della patente, inclusa la formazione complementare.

Le esperienze degli ultimi 12 anni hanno dimostrato che il sistema può essere ulteriormente migliorato, sia a livello di contenuti sia sul piano amministrativo: la procedura, infatti, risulta talvolta complessa, è considerata troppo costosa e spesso frustrante per i giovani conducenti che non riescono a rispettare le scadenze previste e devono ricominciare tutto daccapo. Anche a livello burocratico il dispendio è notevole, a causa della quantità di moduli cartacei necessari per la procedura di ammissione. In aggiunta, l’attuale sistema di formazione a due fasi non ha ancora sortito appieno gli effetti auspicati sull’incidentalità.

Licenza per allievo conducente già a 17 anni

Per tutti questi motivi si rende necessaria una revisione totale delle prescrizioni sull’ammissione delle persone alla circolazione stradale (ordinanza sull’ammissione alla circolazione), che intende semplificare la procedura d’esame, armonizzare ulteriormente le due fasi, consolidare la parte pratica della formazione e ridurre i costi a carico dei conducenti.

In sostanza si vuole assicurare che, al momento dell’esordio nel traffico stradale, i neopatentati possiedano competenze più ampie e maggiore esperienza di guida rispetto a oggi. A tal fine la formazione in due fasi e la prova pratica saranno puntellate dalle seguenti misure:

  • In futuro chi ha meno di 25 anni potrà sostenere la prova pratica soltanto se possiede la licenza per allievo conducente da almeno 12 mesi e se durante tale periodo ha acquisito esperienza di guida: il documento potrà essere rilasciato già al compimento dei 17 anni, al fine di mantenere invariata a 18 anni l’età minima per il conseguimento della patente per le auto.
  • Per poter sostenere la prova pratica, si dovrà aver frequentato presso un’autoscuola professionale almeno due lezioni singole dai contenuti ben precisi. Poiché da diversi studi è emerso che molti automobilisti non sanno gestire una frenata a fondo in caso di emergenza, non avendola mai effettuata, essa verrà insegnata durante una lezione di un’ora; la seconda ora verterà invece sulle tecniche di guida efficiente in termini energetici.
  • Durante la prova pratica, in futuro si porrà maggiormente l’accento sulle competenze piuttosto che sugli errori, concentrandosi sulla capacità di raggiungere in autonomia obiettivi e compiti con una guida rispettosa delle regole, sicura e responsabile.
  • Chi sostiene e supera la prova pratica su un veicolo con cambio automatico potrà guidare anche automobili con cambio manuale, e viceversa. 
  • Il periodo di prova di tre anni dal superamento dell’esame pratico rimane in vigore, così come il corso di formazione complementare, che tuttavia in futuro dovrà essere frequentato entro sei mesi dall’inizio di detto periodo.
  • Le categorie e le regole per il conseguimento della patente per i motoveicoli vengono allineate alla normativa UE: l’ammissione alla guida di questa tipologia di veicoli avverrà soltanto tramite le patenti A1 (125 cm3) e A2 (fino a 35 kW), mentre il passaggio a una categoria superiore sarà possibile solo previo esame.

Il Consiglio federale propone inoltre delle modifiche per semplificare le pratiche amministrative: in futuro l’intera procedura di ammissione potrà essere svolta in forma elettronica, a eccezione dell’iscrizione al corso di teoria, per il quale si dovrà presentare all’Ufficio della circolazione stradale l’apposito modulo cartaceo. Poiché la nuova formazione impone requisiti più elevati a formatori ed esperti, s’intende inoltre regolamentare in maniera più precisa e concreta la garanzia della qualità; quella relativa ai corsi di primo soccorso viene trasferita ai Cantoni.

La revisione in parola rappresenta anche l’occasione per ristrutturare e migliorare la leggibilità delle disposizioni, consentendo lo stralcio di 20 istruzioni.

La procedura di consultazione relativa alla revisione delle prescrizioni sulla patente di guida si svolge dal 26 aprile al 26 ottobre 2017.


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