Il Consiglio federale adotta la revisione parziale dell'ordinanza sull'energia nucleare

Berna, 26.04.2017 - Nella seduta del 26 aprile 2017 il Consiglio federale ha adottato la revisione parziale dell'ordinanza sull'energia nucleare (OENu). In futuro i requisiti in materia di prova della sicurezza delle centrali nucleari saranno disciplinati a livello di ordinanza anziché, come sinora, in una direttiva. Ciò conduce a una maggiore certezza giuridica per i gestori degli impianti e le autorità. La modifica di ordinanza entra in vigore il 1° luglio 2017.

Nel quadro dei dibattiti parlamentari relativi al primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050 è stata discussa l'introduzione di una disposizione concernente l'esercizio a lungo termine delle centrali nucleari (piano di esercizio a lungo termine). Rispettivamente nel settembre 2015 e nel marzo 2016 il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati si sono espressi contro l'introduzione di una simile disposizione a livello legale. Tuttavia, nel quadro dell'ordinanza sull'energia nucleare, il Parlamento si è espresso a favore dell'attuazione di quegli elementi del piano di esercizio a lungo termine per i quali non è necessaria una base legale formale. Nell'aprile 2016 le Commissioni dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia (CAPTE) del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati hanno preso atto del progetto di nuova disposizione d'ordinanza elaborato dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).

A differenza del piano di esercizio a lungo termine proposto originariamente dal Consiglio nazionale, il margine di sicurezza, il nullaosta e la messa fuori servizio temporanea non sono oggetto della revisione dell'ordinanza sull'energia nucleare; questi elementi vanno disciplinati a livello di legge.

Tenore della modifica d'ordinanza

Con la revisione, i requisiti di base in materia di sicurezza delle centrali nucleari verranno fissati a livello di ordinanza. Sinora, erano disciplinati unicamente in una direttiva dell'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) (ENSI/IFSN-A03, Periodische Sicherheitsüberprüfung von Kernkraftwerken, Oktober 2014; documento disponibile in tedesco). In tal modo, con le verifiche periodiche della sicurezza (VPS) da eseguire dal 2017, si istituisce una maggiore certezza giuridica per i gestori delle centrali. Rispetto alla direttiva ENSI/IFSN-A03, ai gestori vengono chiesti dati supplementari in relazione alle prevista durata di esercizio e alle misure volte a garantire un organico sufficiente e le necessarie competenze tecniche. Inoltre, nell'ordinanza sono fissati i requisiti minimi in materia di prova della sicurezza. Da ciò risulta una maggiore sicurezza giuridica per i gestori degli impianti e per le autorità.

In ragione del breve lasso di tempo a disposizione, le centrali nucleari di Beznau 1 e Gösgen, che dovrebbero procedere già nel corso del 2017 a una dettagliata VPS (corredata di una prova della sicurezza per l'esercizio a lungo termine), beneficeranno di un periodo transitorio che durerà al massimo fino alla fine del 2019.

Esiti della consultazione

Nel quadro della procedura di consultazione relativa alla revisione dell'ordinanza sull'energia nucleare (svoltasi dal 12 luglio al 3 novembre 2016) sono stati inoltrati 50 pareri, tra cui 6 dichiarazioni di rinuncia a una presa di posizione. Gli esiti della procedura sono pubblicati in un rapporto separato (cfr. www.admin.ch > Diritto federale> Consultazioni > Procedure di consultazione concluse).

Poco meno della metà dei 44 pareri inoltrati sono favorevoli al progetto. Circa il 25 per cento dei consultati approva il progetto nelle sue grandi linee, proponendo tuttavia alcune modifiche. Poiché alcune di queste proposte di modifica renderebbero necessaria una revisione della legge federale sull'energia nucleare (in relazione al nullaosta e alla messa fuori servizio temporanea) non possono essere trattate nel quadro della revisione dell'OENu.


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Marianne Zünd, responsabile Comunicazione UFE, tel. +41 58 462 56 75, marianne.zuend@bfe.admin.ch



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Il Consiglio federale
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