Registro nazionale degli indirizzi per gli enti pubblici

Berna, 12.04.2017 - In futuro gli enti pubblici della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni dovranno poter accedere a un registro nazionale degli indirizzi di tutti gli abitanti della Svizzera. Oltre a essere di utilità per la popolazione, il registro permetterà alle autorità di adempiere ai loro compiti con maggiore efficienza e semplificherà i processi amministrativi. Il Consiglio federale ha perciò incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un avamprogetto da inviare in consultazione entro la fine di agosto 2018, che dovrà tenere debitamente conto dei requisiti in materia di protezione dei dati e sicurezza dell’informazione.

Per quasi tutte le loro attività, le pubbliche amministrazioni devono poter identificare chiaramente le persone interessate e conoscerne il domicilio. Nel suo rapporto del 12 novembre 2014 sullo scambio di indirizzi, il Consiglio federale è giunto alla conclusione che la Confederazione, i Cantoni e i Comuni trarrebbero grandi vantaggi dall'istituzione di una banca dati centrale degli indirizzi. Nel rapporto sono presentate quattro possibili varianti per la realizzazione di un simile registro.

Variante basata sui dati già disponibili

Un gruppo di lavoro diretto dal DFGP ha nel frattempo approfondito l'esame delle quattro possibili varianti. Dai lavori è emerso che l'istituzione, sul piano federale, di un registro nazionale degli indirizzi costituisce la soluzione ottimale. A tal fine s'intende utilizzare gli indirizzi di cui si avvale già l'Ufficio federale di statistica (UST) per realizzare il censimento basato sui registri. Poiché le procedure in atto tra l'UST e i Cantoni e Comuni sono ben collaudate, questa soluzione permetterebbe di evitare nuove rilevazioni e validazioni dei dati. Il registro nazionale degli indirizzi potrebbe essere messo in esercizio rapidamente e con pochi rischi; i costi per lo sviluppo e la gestione sarebbero inoltre contenuti. Infine, la banca dati centrale potrebbe essere trasformata in una piattaforma per applicazioni nazionali di dati sugli abitanti. Per poter utilizzare gli indirizzi già a disposizione dell'UST è tuttavia necessario modificare la legge sull'armonizzazione dei registri.

Attualmente non vi è alcun servizio nazionale che fornisca alle unità amministrative supporto per convalidare, trovare o confrontare fra loro gli indirizzi esistenti. Se sul piano comunale e cantonale sono in massima parte già disponibili, i dati corrispondenti mancano invece sul piano intercantonale e nazionale. Questa lacuna provoca problemi e difficoltà per molti processi amministrativi, per esempio per la riscossione della tassa d'esenzione dal servizio militare o dei premi di cassa malati, nonché per lo svolgimento delle procedure d'esecuzione nel caso in cui il debitore traslochi in un altro Cantone. Un registro nazionale degli indirizzi affidabile permetterebbe di evitare queste difficoltà e di semplificare considerevolmente i processi amministrativi.

Protezione dei dati e sicurezza dell'informazione

La soluzione scelta terrà conto dei requisiti in materia di protezione dei dati e sicurezza dell'informazione: nella banca dati centrale non andranno archiviati dati sensibili e i dati dovranno essere utilizzati soltanto a fini amministrativi. Le autorità, dal canto loro, potranno farvi capo unicamente nell'adempimento dei compiti conferiti dalla legge. Anche il termine di conservazione sarà limitato. Conformemente alle disposizioni della legge federale sulla protezione dei dati, infine, ogni persona ha il diritto di domandare informazioni sui dati che la riguardano e di richiedere la rettifica di quelli inesatti.


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