COMCO: un anno pieno di decisioni importanti e una sentenza innovatrice del Tribunale federale

(Ultima modifica 11.04.2017)

Berna, 11.04.2017 - Con la sentenza di principio del 28 giugno 2016 riguardante la causa Gaba/Elmex, il Tribunale federale ha chiarito due questioni di fondo da tempo controverse e di ampia portata per la futura applicazione della legge sui cartelli da parte della Commissione della concorrenza (COMCO) e dei tribunali. Nel 2016 le autorità della concorrenza si sono occupate intensamente anche della digitalizzazione dell’economia e delle questioni di diritto dei cartelli a esse connesse. Inoltre, la COMCO si dichiara contraria a disposizioni speciali per determinati ambiti, come quelle richieste in vari interventi parlamentari.

Con la sentenza di principio del 28 giugno 2016 riguardante la causa Gaba/Elmex, il Tribunale federale ha risposto a delle questioni da tempo controverse. I giudici federali hanno infatti chiarito come stabilire la notabilità delle limitazioni della concorrenza e se si possono pronunciare sanzioni dirette per gli accordi che non sopprimono interamente la concorrenza efficace, ma che la intralciano comunque in modo notevole. La sentenza semplificherà la procedura della COMCO contro i cartelli orizzontali hard core, le imposizioni di prezzi e gli isolamenti del mercato nei contratti di distribuzione, visto che non dovrà più dimostrare in ogni singolo caso, sulla base di criteri quantitativi, l’attuazione e le ripercussioni di tali accordi. Tuttavia, il Tribunale federale non li ha vietati in assoluto: restano tuttora giustificabili da motivi di efficienza economica se è possibile confutare la presunzione di soppressione della concorrenza descritta nella legge. Sono inoltre fatti salvi i casi di importanza esigua.

Per quanto riguarda la digitalizzazione dell’economia, la valutazione degli sviluppi è complessa; pur offrendo varie opportunità, nasconde anche dei pericoli per la concorrenza. La COMCO affronta queste nuove sfide tenendo conto del cambiamento delle condizioni quadro e delle peculiarità dei nuovi modelli commerciali: le innovazioni sono di fatto gradite. Valutazioni errate possono comportare regolamentazioni altrettanto errate, che ostacolano la concorrenza anziché garantire la parità di condizioni. Le autorità della concorrenza si esprimono quando intravedono eventuali pericoli per la concorrenza e intervengono quando quest’ultima viene intralciata, come dimostra la loro prassi nei settori toccati dalla digitalizzazione.

Nell’anno in rassegna la COMCO ha compiuto accertamenti secondo il diritto dei cartelli negli ambiti più svariati dell’economia svizzera. È intervenuta in particolare nel settore edile, sui mercati finanziari, nel settore sanitario, nel settore dei media e della comunicazione, nell’industria dei beni di consumo e nel commercio al dettaglio, nell’industria orologiera e nel settore automobilistico. Questa varietà di settori dimostra l’ampiezza del campo d’applicazione della legge sui cartelli vigente. Disposizioni speciali per determinati ambiti, come quelle richieste in vari interventi parlamentari, sono incompatibili con il carattere generale della legge sui cartelli e sono di principio respinte dalla COMCO.


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