Coordinare meglio la protezione delle minoranze più a rischio

Berna, 10.04.2017 - Le misure per proteggere le minoranze più a rischio vanno coordinate meglio. Il Delegato della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) elaborerà insieme a Confederazione e Cantoni un piano di protezione che prevede il coinvolgimento anche degli ambienti interessati. Questo è quanto ha stabilito la piattaforma politica della RSS. La suddivisione dei compiti tra Confederazione e Cantoni in materia di sicurezza interna non cambia.

Coordinare meglio la protezione delle minoranze più minacciate corrisponde al mandato costituzionale di proteggere la popolazione affidato a Confederazione e Cantoni.
Il piano di protezione non solo comprenderà un'analisi dei rischi, ma esaminerà anche i provvedimenti già in atto, il loro finanziamento nonché le condizioni quadro e le misure preventive ritenute sostanzialmente necessarie; infine dovrà indicare in dettaglio i soggetti responsabili dell'attuazione e del finanziamento.

Coinvolgimento degli ambienti interessati

Vista l'attuale minaccia terroristica, il rischio per la comunità ebraica è particolarmente alto. Date queste premesse, la stesura di una strategia di Confederazione e Cantoni a tutela delle minoranze più esposte deve coinvolgere in prima battuta le comunità ebraica e islamica.

L'obiettivo principale è di compilare una strategia flessibile, condivisa da Confederazione e Cantoni ed estensibile anche ad altre minoranze più a rischio in funzione della situazione nei diversi Cantoni e Comuni. Il Delegato della RSS informerà regolarmente la piattaforma politica in merito ai lavori affinché quest'ultima possa definire gli interventi successivi. I lavori si concluderanno presumibilmente a fine 2017.
La piattaforma politica della RSS riunisce i Capi del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), i Presidenti della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP) e della Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP).

Un servizio di coordinamento e contatto presso l'Ufficio federale di giustizia (UFG)

Il DFPG ha pertanto deciso di creare, presso l'UFG, un servizio di coordinamento e contatto per le questioni religiose. In questo modo, in presenza di affari con forti implicazioni religiose, l'UFG sarà in grado di contribuire a migliorare il coordinamento interno e soprattutto a garantire i contatti e lo scambio d'informazioni tra i vari servizi federali che, da diverse angolature, si occupano di questi temi. L'Amministrazione federale adotta quindi un approccio coerente alle questioni religiose. L'UFG intende inoltre fungere da servizio di contatto per le varie comunità religiose che vogliono rivolgersi alle autorità federali.

La competenza per la gestione dei singoli affari e richieste non cambia, ma ora le Chiese e le altre comunità religiose, come anche le autorità cantonali e gli altri ambienti interessati, hanno un interlocutore chiaramente definito. In questo modo il DFGP dà seguito a una raccomandazione contenuta nel rapporto della RSS «Misure per la prevenzione della radicalizzazione», pubblicato nel luglio del 2016.


Indirizzo cui rivolgere domande

André Duvillard
Delegato per la Rete integrata Svizzera per la sicurezza
058 464 21 13

Luzius Mader
Ufficio federale di giustizia (UFG)
+41 58 462 41 02
luzius.mader@bj.admin.ch



Pubblicato da

Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport
http://www.vbs.admin.ch

Ufficio federale di giustizia
http://www.bj.admin.ch

Rete integrata Svizzera per la sicurezza
https://www.svs.admin.ch/it/home.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-66330.html