Vigilanza sugli assicuratori-malattie: pubblicato il primo rapporto

Berna, 06.04.2017 - La nuova legge sulla vigilanza sull’assicurazione malattie (LVAMal), entrata in vigore all’inizio del 2016, aumenta la trasparenza sugli assicuratori-malattie e rafforza i mezzi a disposizione dell’autorità di vigilanza. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), al quale è affidata la vigilanza sugli assicuratori, pubblica il primo rapporto sulla sua attività in materia. Importante è il test di solvibilità realizzato nel settembre 2016, da cui è emersa l’insufficienza delle riserve di 14 assicuratori su 59. In futuro il rapporto sarà pubblicato annualmente.

L’autorità di vigilanza deve garantire la protezione degli interessi degli assicurati e una disponibilità di riserve da parte degli assicuratori-malattie sufficiente a coprire i rischi. A tal fine procede all’analisi dei conti degli assicuratori-malattie autorizzati dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Nel 2015, 33 assicuratori su 59 hanno realizzato perdite e, di conseguenza, le loro riserve si sono ridotte da 6,667 a 6,061 miliardi di franchi nel 2016. Visto che 14 di essi non disponevano di riserve sufficienti è stata intensificata la vigilanza e gli assicuratori in questione hanno dovuto fornire rapporti trimestrali o addirittura mensili sull’andamento della loro attività commerciale. Uno di loro è stato in seguito obbligato ad aumentare i premi nel corso dell’anno.

Approvazione dei premi
Con l’entrata in vigore della LVAMal, il 1° gennaio 2016, le competenze dell’autorità di vigilanza nell’ambito della verifica dei premi sono state rafforzate. Nel 2016, 252 526 premi sono stati sottoposti all’approvazione dell’autorità di vigilanza, che ha respinto quelli che non coprivano i costi. Ha invece chiesto aumenti più ridotti per quei premi considerati eccessivamente elevati rispetto ai costi attesi.
 
Parità di trattamento tra gli assicurati
L’autorità di vigilanza deve anche garantire che gli assicurati siano trattati allo stesso modo. Alcuni audit hanno dimostrato l'esistenza di errori riguardanti ad esempio le prestazioni fornite durante una gravidanza, non sempre fatturate in conformità alle disposizioni. In questi casi l’autorità di vigilanza ha richiesto agli assicuratori-malattie ad agire correttamente.

Inoltre, l’autorità di vigilanza ha risposto a circa 3700 domande scritte e 5500 domande telefoniche da parte di assicurati, ad esempio a causa del cambiamento di assicuratore, di soggiorni all'estero o di prestazioni negate.


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