Il Consiglio federale stabilisce le prossime tappe per l’estensione del voto elettronico

Berna, 05.04.2017 - Durante la seduta del 5 aprile 2017 il Consiglio federale ha stabilito le prossime tappe per l’introduzione su scala nazionale del voto elettronico. Si tratta soprattutto di misure per migliorare la trasparenza (pubblicazione dei codici fonte) e del passaggio dall’attuale fase sperimentale a un utilizzo generalizzato.

Dal 2004 sono state effettuate con successo oltre 200 prove in 14 Cantoni1 che hanno inizialmente offerto la possibilità di votare per via elettronica agli Svizzeri all’estero aventi diritto di voto. Nei Cantoni di Neuchâtel, Ginevra e Basilea Città questa possibilità è stata estesa anche a una parte degli aventi diritto di voto residenti in Svizzera. Da queste sperimentazioni è emerso che la digitalizzazione risponde a un bisogno: nei Cantoni coinvolti la quota di persone che ha deciso di votare per via elettronica ha toccato anche i due terzi dei votanti.2 Visto il bilancio positivo e il successo riscontrato tra gli aventi diritto di voto, il Consiglio federale ha deciso di avviare con i Cantoni i lavori legislativi in vista del passaggio dall’attuale fase sperimentale all’utilizzo generalizzato. L’intento è che in futuro il voto per via elettronica sia equiparato al voto presso i seggi e al voto per corrispondenza. Il Consiglio federale spera così di dare un segnale importante in vista dell’estensione del sistema su scala nazionale, anche se inizialmente i Cantoni potranno liberamente decidere se introdurre o meno il voto elettronico. L'istituzione del voto elettronico costituisce inoltre un obiettivo comune della strategia di Governo elettronico della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni.


Nel contempo il Consiglio federale ha deciso di prescrivere la pubblicazione dei codici fonte3 e dunque di rendere più trasparente la concezione dei sistemi. Al riguardo ha preso atto del fatto che i due fornitori di sistemi (Cantone di Ginevra e La Posta Svizzera) hanno annunciato di voler implementare entro il 2018 la cosiddetta verificabilità completa4.


Il Consiglio federale ha inoltre deciso di procedere in direzione dell’espressione non cartacea del voto (la cosiddetta dematerializzazione), digitalizzando completamente il processo di voto.

Si potrebbe così rinunciare parzialmente o interamente all’invio agli elettori della documentazione cartacea (scheda di voto/elettorale, carta di legittimazione e apposita busta). La Confederazione intende elaborare con i Cantoni le condizioni tecniche e giuridiche in materia.


Per contro il Consiglio federale ha deciso, vista la scarsità delle risorse disponibili, di non portare avanti per il momento i lavori nell’ambito della raccolta elettronica delle firme. Per raccolta elettronica delle firme s’intende la possibilità di firmare via Internet iniziative popolari federali e referendum facoltativi.


Nuovo strumento di pianificazione
In occasione del convegno primaverile della Conferenza svizzera dei cancellieri di Stato (CCS) del 20 e 21 aprile 2017 è prevista l’adozione di un nuovo strumento di pianificazione inteso ad accelerare l'estensione del voto elettronico. A titolo preparatorio la Cancelleria federale ha svolto una consultazione presso i Cantoni. Pubblicherà il relativo rapporto di valutazione dopo il convegno primaverile della CCS.

1 ZH, BE, LU, GL, FR, SO, BS, SG, GR, SH, AG, TG, NE e GE.
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3 Il codice fonte definisce il modo in cui i voti devono essere registrati ed elaborati sistema.
4 Questo permette di garantire l’individuazione dei malfunzionamenti sistematici nell’intero processo di voto e di elezione dovuti a tentativi di manipolazione, errori umani o malfunzionamento del software. A differenza del codice fonte, le informazioni raccolte per la verificabilità completa stabiliscono che i voti sono stati registrati ed elaborati correttamente.


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