Ministero pubblico della Confederazione: Rapporto di gestione 2016

Berna, 05.04.2017 - Il 2016 per il Ministero pubblico della Confederazione è stato un anno caratterizzato da vasti insieme di procedimenti nell’ambito della criminalità economica internazionale, da procedimenti nell’ambito del terrorismo di stampo jihadista e dall’attuazione della strategia del MPC per il periodo amministrativo 2016 – 2019. I temi amministrativi centrali sono stati l’adeguamento dell’organizzazione del MPC alla strategia e la creazione di nuove strutture di governanza. Infine, il MPC ha partecipato all’esame dei Paesi del GRECO (Groupe d'états contre la corruption) e a quello del GAFI (Groupe d’Action financière).

Anche nell’anno in esame la lotta al terrorismo di stampo jihadista ha richiesto molte risorse. All’inizio del 2016, il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato tre cittadini iracheni, tra gli altri, per partecipazione o sostegno a un’organizzazione criminale e per varie infrazioni alla Legge sugli stranieri. Il MPC aveva contestato loro segnatamente di avere svolto i preparativi di un attacco terroristico in Europa. Il TPF ha confermato che lo “Stato islamico” è un’organizzazione criminale ai sensi dell’articolo 260ter CP. Voler importare in Occidente il loro ordine mondiale e la loro ideologia politico-religiosi mediante una violenza spietata, è stato ritenuto un motivo estremamente riprovevole.

In un altro procedimento, uno svizzero di 25 anni è stato dichiarato colpevole di aver violato l’articolo 2 della legge federale del 12 dicembre 2014 che vieta i gruppi “al-Qaïda” e “Stato islamico” nonché le organizzazioni associate. L’imputato era stato arrestato mentre era in partenza all’aeroporto di Zurigo e nel quadro dell’inchiesta penale ha ammesso che intendeva recarsi in Siria, nell’area dei combattimenti dell’organizzazione “Stato islamico”. L’imputato ha impugnato la sentenza del TPF, ma il Tribunale federale (TF) ha respinto il ricorso.

I vasti insiemi di procedimenti nell’ambito della criminalità economica hanno continuato a rappresentare una sfida per il MPC. Per trattarli sono stati creati gruppi di procedimento composti da collaboratori di varie divisioni. Gli insiemi chiave sono stati “Petrobras/Odebrecht”, “1MDB” e “Fussball”. Inoltre, numerosi procedimenti in parte annosi sono stati conclusi.

Nel caso del finanziere Behring, il TPF ha confermato le decisioni del MPC e condannato l’imputato per truffa per mestiere a una pena detentiva di 5 anni e mezzo. Il MPC ha quindi concluso con successo un procedimento lungo, fatta salva un’impugnazione dinanzi al TF.

Alcune cifre

Nell’anno in esame, il MPC ha promosso 17 accuse, di cui 3 con rito abbreviato. Inoltre, ha emesso 1094 decreti di accusa, il che costituisce un aumento di circa il 50%. È possibile che in un procedimento penale siano emessi più decreti di accusa poiché un decreto d’accusa è emesso nei confronti di una sola persona. Il numero delle inchieste penali pendenti alla fine dell’anno è rimasto stabile (441). Le nuove domande di assistenza giudiziaria registrate sono 193 (l’anno precedente: 145). Complessivamente il MPC ne ha evase 193 (l’anno precedente: 144).

Collaborazione con partner internazionali e nazionali

Parallelamente alla complessità sempre maggiore dei procedimenti, per le autorità preposte al perseguimento penale la cura di una buona rete ha valore inestimabile. Il MPC ha quindi partecipato all’esame dei Paesi del GAFI (Groupe d’Action Financière) ed è stato analizzato all’esame del GRECO (Gruppo degli Stati contro la corruzione). Nell’ambito dell’OCSE, il MPC è membro del Working Group on Bribery (WGB) e anche in questo campo la Svizzera viene attualmente analizzata nel quadro di un esame dei Paesi. Sul piano nazionale il MPC collabora strettamente con l’ Ufficio federale di polizia fedpol. Nell’ambito del perseguimento dei reati di borsa, il MPC e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) hanno fissato i termini della loro collaborazione in un Memorandum of Understanding, poi tradotto in prassi in più casi.

Nell’anno in esame, inoltre, il Procuratore generale della Confederazione ha condotto il gruppo di lavoro istituito dalla commissione degli affari penali della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP), che ha elaborato proposte per adeguare la disposizione penale sulle organizzazioni criminali (art. 260ter del Codice penale svizzero, CP; RS 311.0) e per introdurre una nuova disposizione penale sul terrorismo.

Strategia 2016 – 2019 e adeguamento delle strutture di governanza

Il 1° febbraio 2016 è entrata in vigore la nuova organizzazione strutturale, tratta dalla nuova strategia. Le divisioni sono state ridotte di numero e riorganizzate in base alle categorie di reati e ai campi di competenze. Le divisioni “Protezione dello Stato, Terrorismo, Organizzazioni criminali (STK)”, “Criminalità economica (WiKri)” e “Assistenza giudiziaria, Diritto penale internazionale (RV)” conducono i procedimenti penali nei relativi ambiti di reati ed eseguono i compiti centrali del MPC. La divisione WiKri è strutturata nelle sedi di Berna, Losanna, Lugano e Zurigo. La divisione “Analisi finanziaria forense (FFA)” fornisce prestazioni di analisi nelle questioni economiche specifiche direttamente nei procedimenti penali.

Inoltre, gli ambiti “Stato maggiore” e “Informatica e servizi centrali” sono stati riuniti con la Segreteria generale. Sono quindi state create le basi per meglio impostare i servizi dell’organizzazione di supporto alle esigenze della Direzione e delle unità operative.


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