Meno di un milione di transiti di autocarri sulle Alpi svizzere

Berna, 23.03.2017 - L'anno scorso, per la prima volta da oltre venti anni, i transiti di autocarri sulle Alpi svizzere sono stati inferiori a un milione: nel 2016 il loro numero è diminuito del 3,4 per cento rispetto al 2015, scendendo a 975 000. Parallelamente la quota di mercato della ferrovia nel traffico merci transalpino è salita al 71 per cento, raggiungendo così il valore più alto dal 2001, anno in cui sono mutate le condizioni quadro con l'introduzione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) e l'aumento graduale del limite di peso a 40 tonnellate.


L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) oggi ha pubblicato il rapporto sull'evoluzione del traffico merci transalpino nel 2016, da cui emerge che l'anno scorso sulle Alpi svizzere sono stati trasportati complessivamente 40,4 milioni di tonnellate di merci (+3,7 %), il volume più alto mai registrato. L'aumento è stato assorbito interamente dalla ferrovia.

Il volume delle merci trasportate su rotaia è salito a circa 28,6 milioni di tonnellate (+6,4 %), proseguendo così la crescita iniziata nel 2012. L'evoluzione positiva è riconducibile soprattutto al miglioramento della situazione economica in Germania, in Italia e in generale in tutta l'Europa, alla disponibilità relativamente elevata dell'infrastruttura ferroviaria e alla continuazione delle misure di accompagnamento volte a promuovere il trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia.

Come l'anno scorso, la crescita è dovuta principalmente all'aumento del traffico sull'asse ferroviario del Lötschberg‒Sempione, mentre l'asse del San Gottardo ha giocato un ruolo meno importante, anche perché molti tronchi sono stati interessati dai lavori di realizzazione del corridoio di 4 metri. La galleria di base del San Gottardo è entrata in esercizio regolare solo a dicembre 2016.

Il segmento del trasporto in carri completi ha registrato nuovamente una crescita consistente (+12 %), mentre il trasporto di container e semirimorchi (trasporto combinato non accompagnato) è aumentato del 5 per cento e, con una quota del 63 per cento, continua a dominare nettamente il mercato del traffico merci ferroviario transalpino. I trasporti dell'autostrada viaggiante (Rola) sono diminuiti del 6,3 per cento.

I transiti di autocarri sono scesi al livello di venti anni fa

La quantità di merci che ha attraversato le Alpi svizzere su autocarri o autoarticolati è scesa a 11,7 milioni di tonnellate, registrando quindi un calo del 2,5 per cento. I transiti di veicoli merci pesanti nel 2016 sono stati 975 000, ossia 35 000 in meno rispetto al 2015, corrispondenti a un calo del 3,4 per cento.

Un numero così basso di transiti non si registrava più dalla metà degli anni Novanta; allora, però, il volume dei trasporti su strada era quasi la metà di quello attuale. Il San Gottardo si è confermato il principale valico alpino stradale, con il 72 per cento di tutti i transiti.

Con il rapporto sul trasferimento del traffico 2015 il Consiglio federale ha deliberato misure supplementari per promuovere il trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia, ossia l'adeguamento della TTPCP dall'inizio del 2017 e la concessione alle ferrovie di uno sconto di durata limitata sul prezzo delle tracce per l'utilizzo delle tratte transalpine. Prosegue così in modo coerente l'attuazione della politica di trasferimento del traffico approvata dal Popolo.

Durante l'anno in corso il traffico merci ferroviario transalpino dovrà affrontare importanti sfide sul piano operativo: la tratta di Luino sull'asse del San Gottardo resterà infatti chiusa per sei mesi, per permettere l'esecuzione dei lavori di realizzazione del corridoio di 4 metri. Di conseguenza, la capacità di tracce per il traffico merci ferroviario subirà limitazioni e alcuni degli impianti di trasbordo più importanti per il traffico merci transalpino saranno raggiungibili solo compiendo percorsi alternativi.


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