Buone condizioni quadro per la geotermia di profondità in Svizzera

Berna, 03.03.2017 - Nella sua seduta del 3 marzo 2017, il Consiglio federale ha approvato il rapporto «Elaborazione e attuazione di misure di promozione per lo sfruttamento della geotermia di profondità in Svizzera». Il rapporto adempie le due mozioni 11.3562 «Geotermia profonda. Offensiva» e 11.3563 «Geotermia profonda. Prospezioni geologiche su scala nazionale» presentate dal Consigliere agli Stati Felix Gutzwiller il 15 giugno 2011 nonché la mozione 11.4027 «Piano d’azione per la geotermia» presentata dalla Consigliera nazionale Kathy Riklin il 30 settembre 2011. Il rapporto giunge alla conclusione che l'energia proveniente dal sottosuolo potrebbe fornire un importante contributo alla sicurezza di approvvigionamento della Svizzera. Il primo pacchetto della Strategia energetica 2050 adottato dal Parlamento il 30 settembre 2016 contiene misure che, tramite lo sviluppo tecnologico, la ricerca e l'innovazione, permetteranno di sfruttare meglio il potenziale della geotermia. Al momento attuale, il Consiglio federale non ritiene necessarie ulteriori misure.

Teoricamente, il potenziale della geotermia di profondità è molto grande: a quattro-cinque chilometri sotto la superficie terrestre è accumulata una quantità di calore tale da soddisfare molte volte il fabbisogno di energia termica ed elettrica della Svizzera. Probabilmente, tuttavia, solo una piccola parte di questo calore può essere sfruttata in modo economico.

In Svizzera, la conoscenza del sottosuolo profondo è ancora molto scarsa. Secondo i dati di swisstopo sono state effettuate soltanto 16 perforazioni a più di 3000 metri di profondità. Vengono utilizzati raramente anche i metodi geologici indiretti (ad es. misurazioni sismiche), che potrebbero fornire informazioni preziose sulla struttura del sottosuolo.

Le tre mozioni hanno l'intento di migliorare questa situazione. L'attività di prospezione del sottosuolo svizzero dovrà essere coordinata meglio e promossa con diverse misure. Sarà quindi possibile individuare aree idonee per la geotermia di profondità e poi sfruttarle per la produzione di calore e di energia elettrica.

Numerose misure già attuate o in programma

Il presente rapporto illustra le richieste delle tre mozioni che sono già state attuate a partire dal 2011 e quelle la cui attuazione è invece prevista nel quadro del primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050. Contro quest'ultimo è stato lanciato un referendum, che è riuscito: la relativa votazione popolare avrà luogo il 21 maggio 2017. Se l’esito sarà negativo, anche le misure previste nel settore della geotermia non saranno attuate.

  • Il primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050 prevede l'introduzione di contributi per la prospezione e il potenziamento delle garanzie per i progetti geotermoelettrici. Inoltre sono previsti contributi finanziari per i progetti geotermici volti alla produzione di calore. Si rende così disponibile un sistema di promozione pragmatico e orientato ai progetti, che è inoltre limitato nel tempo.
  • Chi beneficia di contributi per l’esplorazione del sottosuolo profondo svizzero e per lo sviluppo di serbatoi nel quadro di progetti geotermoelettrici è tenuto a mettere a disposizione di swisstopo tutti i dati; è così possibile migliorare di molto la conoscenza del sottosuolo svizzero. swisstopo mette a disposizione della collettività i dati grezzi.
  • Dal 2011, il settore della ricerca sull’energia geotermica di profondità è stato rafforzato in modo durevole, creando così nuove prospettive per la cooperazione scientifica internazionale. A partire dal 2013, con l'istituzione del centro di competenza svizzero per la ricerca in campo energetico nel settore dell'approvvigionamento elettrico (SCCER-SoE), le capacità istituzionali e le risorse umane sono state potenziate in misura cospicua. Sono state inoltre ampliate le infrastrutture di ricerca locali, che offrono ulteriori possibilità per realizzare progetti di ricerca e di dimostrazione come pure progetti pilota a livello internazionale. Si persegue inoltre la partecipazione all’accordo quadro di cooperazione scientifica della Commissione europea, al Geothermal Technology Collaboration Program dell’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) e alla International Partnership for Geothermal Technology.
  • Sempre più Cantoni creano incentivi per lo sfruttamento del sottosuolo, rinunciando alla riscossione di tasse di concessione oppure mantenendole a un livello molto basso. In considerazione dello scarso substrato fiscale, il Consiglio federale non ritiene consigliabile introdurre ulteriori incentivi di questo tipo.
  • Nella nuova ordinanza sulla promozione della produzione di elettricità generata a partire da energie rinnovabili (attualmente in consultazione), il Consiglio federale propone di creare una nuova categoria per gli impianti geotermici petrotermali nel sistema di rimunerazione per l’immissione di elettricità. I tassi di rimunerazione dovranno essere incrementati di 7,5 ct./kWh rispetto alla categoria già esistente degli impianti geotermici idrotermali, al fine di compensare i costi supplementari.
  • Disciplinare l’utilizzazione del sottosuolo compete perlopiù ai Cantoni, i quali possono a loro volta delegare tale compito ai Comuni. Nella Costituzione federale non esiste una regolamentazione esplicita sull’uso del sottosuolo. Tuttavia la Confederazione sostiene gli sforzi dei Cantoni, elaborando insieme alle autorità cantonali direttive sulle perforazioni di profondità e sulle attività connesse. Inoltre, in collaborazione con il Servizio sismico svizzero, elabora direttive sul monitoraggio della sismicità indotta (cioè sui terremoti causati da attività tecniche). 


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