CRF - Libertà di movimento dei richiedenti l’asilo: niente restrizioni senza rispetto della legge e dei diritti fondamentali

Berna, 27.02.2017 - A che condizioni è legale restringere la libertà di movimento? Quando si può parlare di violazione di questo diritto fondamentale? Oggi la Commissione federale contro il razzismo (CFR) pubblica una perizia giuridica dell’Università di Zurigo che analizza le restrizioni della libertà di movimento dei richiedenti l’asilo nello spazio pubblico sotto il profilo della protezione contro la discriminazione e dei diritti umani. Sulla scorta delle conclusioni della perizia, la CFR formula una serie di raccomandazioni per le competenti autorità statali e in modo indiretto anche per gli attori privati.

La perizia giuridica «Richiedenti l’asilo nello spazio pubblico», svolta su mandato della CFR dal Centro di competenza per i diritti umani dell’Università di Zurigo, chiarisce a quali condizioni è ammesso limitare la libertà di movimento, in particolare vietare l’accesso a determinate infrastrutture o aree.

La Costituzione federale e i trattati internazionali ratificati dalla Svizzera sanciscono la libertà di movimento e il divieto di discriminazione. Le restrizioni legali della libertà di movimento possono essere ordinate soltanto nei confronti di chi perturba o minaccia la sicurezza e l’ordine pubblici.

Lo studio ricorda che le restrizioni alla libertà di movimento devono poggiare su una base legale, perseguire un interesse pubblico o servire alla protezione di diritti fondamentali altrui, essere proporzionate allo scopo e non ledere l’essenza della libertà di movimento.

La CFR raccomanda alle competenti autorità federali, cantonali e comunali di vegliare a che ogni restrizione della libertà di movimento poggi su una base legale e chiede che i divieti individuali di accedere a determinate aree siano pronunciati soltanto in presenza di una perturbazione o minaccia concreta di una certa intensità dell’ordine e della sicurezza pubblici. Le sensazioni soggettive di insicurezza e la paura dell’altro non costituiscono un motivo sufficiente per limitare la libertà di movimento dei richiedenti l’asilo.

Troppo spesso la politica strumentalizza il dibattito pubblico sui richiedenti l’asilo e lo utilizza per consolidare pregiudizi e stereotipi negativi, dimenticando che i richiedenti l’asilo godono degli stessi diritti fondamentali di qualsiasi altra persona. Secondo la CFR, la lotta contro la discriminazione razziale implica che le misure adottate nel settore dell’asilo siano conformi alle disposizioni legali in materia di diritti umani. Questi diritti fondamentali devono continuare a costituire il fulcro della politica d’asilo del nostro Paese.


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