Procedura d’asilo "fast-track" estesa alla Guinea

Berna-Wabern, 24.02.2017 - La Guinea è fra i principali Stati di provenienza dei richiedenti l’asilo in Svizzera. Sebbene dall’estate 2016 il loro numero sia in aumento, si sa per esperienza che il bisogno di protezione tra i richiedenti guineani è minimo. Il 21 febbraio 2017 la Segreteria di Stato della migrazione ha pertanto deciso di applicare la cosiddetta procedura "fast-track" anche ai richiedenti l’asilo guineani. Questa procedura prevede un trattamento velocizzato delle domande d’asilo scarsamente motivate presentate da persone provenienti da Paesi con un tasso di protezione basso.

Dal secondo semestre 2016 il numero di domande d’asilo di cittadini guineani in Svizzera continua ad aumentare. Nel 2016, 900 cittadini guineani hanno chiesto asilo in Svizzera (2015: 274 domande). Nel gennaio 2017, con 120 domande, la Guinea è stata il secondo Paese di provenienza dei richiedenti l’asilo in Svizzera. Questo sviluppo si spiega con il forte afflusso di Guineani in Italia meridionale dalla metà del 2016.

Si sa per esperienza che i migranti guineani non necessitano quasi mai di protezione ai sensi della legge sull’asilo. Nel 2016 la quota di riconoscimento (concessioni dell’asilo) è stata dello 0 per cento mentre la quota di protezione (concessioni dell’asilo e ammissioni provvisorie) si è attestata attorno al 2 per cento.

Effetti duraturi delle procedure velocizzate

Nel 2012 la Segreteria di Stato della migrazione ha introdotto un trattamento accelerato delle domande d’asilo scarsamente motivate presentate da cittadini di Stati con una quota di protezione bassa. Al momento la cosiddetta procedura in 48 ore è applicata alle domande d’asilo di cittadini di Stati europei esentati dall’obbligo del visto (in particolare Serbia, Bosnia e Erzegovina, Albania e Macedonia) nonché al Kosovo e alla Georgia. Sinora la cosiddetta procedura "fast-track" era applicata a Marocco, Nigeria, Tunisia, Algeria, Gambia e Senegal. Il trattamento prioritario e velocizzato delle domande ha fatto scendere durevolmente il numero di nuove domande d’asilo in provenienza da Paesi con una quota di protezione molto bassa. Anche nel quadro delle procedure velocizzate ogni domanda d’asilo è esaminata accuratamente e individualmente.


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