Il Consiglio federale approva la proroga della partecipazione ai Nuovi accordi di credito del FMI

Berna, 15.02.2017 - Nella seduta del 15 febbraio 2017 il Consiglio federale ha approvato la proroga della partecipazione della Svizzera ai Nuovi accordi di credito (NAC) del Fondo monetario internazionale (FMI). I NAC costituiscono una parte della rete di sicurezza finanziaria che il FMI può attivare in caso di grave crisi.

Nel quadro dei NAC, i 38 Stati contraenti o le loro banche centrali mettono a disposizione del FMI divise per un massimo di 250 miliardi di franchi. Il 4 novembre 2016, il FMI ha prolungato i NAC di altri cinque anni, ovvero dal 2017 al 2022.

Il Consiglio federale ha deciso di prorogare la partecipazione della Svizzera ai NAC per tale periodo. La Banca nazionale svizzera (BNS) partecipa ai NAC a nome della Svizzera mantenendo una linea di credito limitata a 7,7 miliardi di franchi. I mutui concessi dalla BNS al FMI non sono garantiti dalla Confederazione.

Oltre alle risorse ordinarie del FMI, composte dalle quote degli Stati membri, le risorse messe a disposizione dai NAC costituiscono la rete di sicurezza finanziaria del FMI in caso di crisi che compromettono il sistema monetario e finanziario internazionale. Queste risorse possono essere attivate soltanto come seconda linea di difesa, ovvero quando i mezzi ordinari del FMI non sono sufficienti per far fronte alla crisi. Creati nel 1998 a seguito della crisi asiatica, i NAC vengono prorogati regolarmente.


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