Il Ministero pubblico della Confederazione sporge denuncia penale
Berna, 01.02.2017 - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) si è accorto di un eventuale comportamento individuale sbagliato nel contesto del trattamento interno di mandati per la traduzione. Per far giudicare da un organismo esterno un eventuale comportamento penalmente rilevante, il MPC ha sporto denuncia penale presso l’Autorità di vigilanza.
Nel trattamento di mandati per la traduzione è stato omesso sporadicamente l’archiviazione di un documento in originale e firmato. Nel contesto dell’eliminazione di tali omissioni si è rivelato un possibile comportamento individuale sbagliato. In questo modo è stato individuato, in singoli casi, una retrodatazione di mandati per la traduzione. In un caso è stato portato retroattivamente su un mandato per la traduzione la firma di un’ex impiegato. Il contenuto e la qualità delle traduzioni non ne sono toccati, e, quindi, non sono oggetto della denuncia.
La gestione amministrativa di tali singoli mandati per la traduzione potrebbe costituire una fattispecie penalmente rilevante, pur se non è stato individuato nessuna intenzione di trarne un vantaggio individuale. Di conseguenza e dopo aver avuto conoscenza della fattispecie, è stata sporta denuncia penale contro ignoti in data 30 gennaio 2017 presso l’Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC). Inoltre, il procuratore generale ha avviato delle misure d’urgenza interne adeguate riguardanti la gestione amministrativa di mandati di traduzione.
Oltre all’informazione dell’AV-MPC, il MPC ha per di più informato il Tribunale penale federale che giudica in prima istanza i procedimenti penali per cui è stata promossa l’accusa dal MPC.
Come sempre, anche in questo contesto vige la presunzione d’innocenza.
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